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Afragola, l’Arcivescovo Crescenzio Sepe benedice la statua della Madonna del Rosario

Giornata di festa, domenica 3 novembre 2019, alla Parrocchia del Santo Rosario per la visita del Cardinale Crescenzio Sepe. L’amato porporato è ritornato, dopo quattro anni, in una delle chiese più antiche della città, ubicata nel cuore del centro storico.
Rosario 31119 OK3E ha trovato una realtà parrocchiale che – grazie alle cure pastorali del Parroco, Padre Guglielmo Trillard, insieme al vice parroco Padre Jean Marie Portè, a Padre Raffaele Gaudriot nonché a Maurizio Mugno ed altri consacrati della Fraternità del Punto Cuore, presenti in loco dal 2007- è diventata un grande riferimento per una zona difficile.
Per l’occasione l’Arcivescovo ha presieduto una solenne celebrazione Eucaristica di ringraziamento, concelebrata dal Parroco e dai consacrati che collaborano, alla quale hanno partecipato nonostante il maltempo tanti fedeli in un’atmosfera di grande raccoglimento.
Eminenza manifestiamo la nostra gioia –così il saluto iniziale di Padre Gugliemo – e la ringraziamo per aver risposto positivamente al nostro invito. Insieme a tutte le difficoltà sociali ed economiche che affliggono il nostro quartiere, germina qui una realtà umile e commovente, dove la fede va insieme alla creatività. Ai momenti liturgici, con la Catechesi, l’Adorazione, si affiancano i tanti gruppi di preghiera, ad iniziare da quello dei carismatici, e ai sodalizi che interessano anche i giovani, le famiglie e i bambini, il gruppo scuola e le sei squadre di calcio, quest’anno anche femminile. In questo periodo, poi, la gioia è ancora più grande perché la nostra comunità ha tre giovani missionari ad gentes partiti ad evangelizzare in paesi lontani, quali l’India, Senegal e le Filippine. Di questo ci rimettiamo nelle vostre mani, chiedendo a Lei di guidarci, di consegnarci, di santificarci, lei come rappresentante degli apostoli tra noi.
L’Arcivescovo si è poi complimentato, con un abbraccio affettuoso, con il parroco per la bella testimonianza.
A seguire nell’omelia, ha spiegato i motivi della sua presenza: “Sono qui per onorare la Regina del Rosario – così il principe della Chiesa napoletana – un omaggio che dovevamo fare ad ottobre. Tuttavia, a causa di impegni, solo questa domenica è stata la prima occasione utile. Il mese scorso il Santo Padre ha voluto dedicarlo alla Missione. Ma chi è il missionario? Missionario non è solo chi va lontano.
Partendo dal Vangelo del giorno, l’incontro tra Gesù e Zaccheo (Luca 19,1-10), il Cardinale ha spiegato come è possibile per tutti diffondere la propria fede:
Ispiriamoci al Santo Vangelo di oggi per essere missionari. A Gesù che cammina per le strade, che va incontro agli altri, che vuole stabilire un rapporto di amicizia. E così Zaccheo, il capo dei pubblicani, incontra Gesù e viene trasformato. Essere missionari è proprio questo, come hanno fatto i nostri padri qui che hanno cambiato la vita di questa parrocchia. Ma anche ognuno di noi può farlo: una mamma che vive la sua maternità; un giovane che non cede alla depressione e allo scoraggiamento ma che sceglie di essere fedele a Cristo, confidando nel suo aiuto in ogni momento della nostra vita”.
Rosario 31119 OK2Concludendo il suo commento con una lode alla Mamma celeste, all’importanza della preghiera e della recita del Santo Rosario ed un invito per tutti a non farsi prendere al pessimismo e non farsi cadere le braccia.
Un lungo applauso dei fedeli ha testimoniato l’affetto della comunità per Sua Eminenza. Presenti alcuni consiglieri comunali, e l’ex sindaco, Antonio Pannone, fedele appartenente alla parrocchia, che ha così commentato: “Le parole dell’Arcivescovo – così Pannone- hanno rappresentato uno speciale riconoscimento per la preziosa opera quotidiana svolta dai Padri missionari e dai loro collaboratori, in particolare il diacono Giovanni Pastena, per operare virtuosamente al servizio del prossimo, edificando ‘semplici rifugi di amore e tenerezza’, dove ogni persona, a partire dai bambini, può essere accolta, ascoltata e rispettata, creando dei veri focolari di amicizia e fiducia e anche dei ponti tra i più emarginati e le strutture dei servizi sociali“.
Per finire, dopo una breve processione il Cardinale ha benedetto la Statua lignea della Madonna del Rosario presente nella cappella centrale.
                                                                             Antonio Boccellino