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Afragola. Il Cardinale Sepe inaugura la cappella San Giovanni Paolo II

A distanza di sette giorni l’amato porporato è tornato di nuovo in città, questa volta per inaugurare una cappella in onore di San Giovanni Paolo II, situata all’interno della chiesa del Santo Rosario. L’evento, rientrante nella giornata clou dei festeggiamenti della Madonna del Rosario, si è svolto nella mattinata di domenica 11 ottobre, nel cuore del centro storico cittadino: in uno dei rioni più ricchi di storia e di problemi, che lo stesso Arcivescovo affidò, nel settembre del 2007, alle cure pastorali di Padre Guglielmo Trillard della Fraternità del Punto Cuore.

Cardinale Sepe al Rosario AfragolaSua Eminenza ha presieduto una solenne celebrazione eucaristica, concelebrata dal vice parroco Padre Jean Marie Portè e dal diacono Giovanni Pastena, cui hanno partecipato numerosi fedeli; la funzione religiosa, animata anche dal coro parrocchiale,  è stata ripresa dalle telecamere dell’emittente Lunaset che, come in altre importanti occasioni,  hanno trasmesso in diretta la Santa Messa. Ad accogliere l’Arcivescovo è stato lo stesso vice parroco Padre Jean Marie che, all’inizio dell’Eucarestia, ha espresso lodi e ringraziamenti per la sua visita: ”Quando viene sua Eminenza è sempre una grande consolazione. E’ il carisma di tutta la Chiesa che è presente. E ci fa capire che in ogni difficoltà bisogna tenere duro e andare avanti confidando nell’aiuto del Signore”. Il religioso ha poi ragguagliato il Cardinale su come, dall’insediamento del Punto Cuore, siano stati fatti notevoli passi in avanti, nel solco degli insegnamenti del fondatore della fraternità religiosa, Padre Thierry de Roucy: “Sono tante le attività che portiamo avanti: i doposcuola, le cene culturali e di beneficenza, le rassegne teatrali, i laboratori di musica, di ceramica. Tutte con l’obiettivo di stare accanto a che ne ha bisogno. Siamo avvolti di tanta tenerezza”. Infine, il giovane sacerdote ha ringraziato il Cardinale anche per il dono di una reliquia di San Giovanni Paolo II, avvenuto qualche anno fa, che ha consentito la dedica di una cappella.

madonna rosario afragolaA seguire, nell’omelia, il Cardinale – che è stato consacrato Vescovo da sua Santità Giovanni Paolo II e in seguito voluto da lui stesso Cardinale – ha tratteggiato i momenti più salienti e significativi della vita del Santo Padre. Il Principe della Chiesa napoletana si è soffermato sull’attualità della Parola del giorno, in particolare sulla parabola del giovane ricco nella versione del Vangelo del Primo Evangelista (Mc 10, 17-30): “Quando Gesù dice al ricco ‘Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dallo ai poveri’ lui indietreggia. Noi cristiani ascoltiamo la parola di Dio. Eppure sappiamo che la cosa più importante di questo mondo non è quella di avere ricchezze, di avere possesso, ma quella di avere Dio dentro di noi, nella nostra esistenza. Se noi possediamo tutto  e poi non siamo felici cosa ne facciamo di questo? Tutti quelli che sono strumenti di sopraffazione – come la Camorra, come le Organizzazioni malavitose – sono soddisfatti? Sono infelici. Costretti a nascondersi, a non farsi vedere”. E continuando ha mostrato ai fedeli la strada della felicità “ Allora? Gesù, la parola, la Sapienza incarnata, il Vangelo che lui ci ha lasciati, è un’offerta di libertà, di bontà, di giustizia, di fratellanza. Il vero nucleo del Vangelo è “Vogliatevi bene, amatevi, come fratelli e sorelle”, queste è la cosa importante. Quest’adesione all’invito di Cristo di seguirlo come si segue un maestro è quello che porta veramente la gioia, la felicità, la soddisfazione. A che pro, se io guadagno tutto il mondo, e poi perdo la mia anima, non vale niente. Sono destinato alla morte.” Il Cardinale ha poi fatto un passaggio sulla necessità della pratica delle opere di misericordia, concludendo l’omelia sull’importanza per ognuno di fare la sua parte. “Come risorge la nostra società? Se ognuno di noi non pensa a chiudersi in se stesso, quando apriamo gli occhi del nostro cuore, e diamo il nostro piccolo contributo per la rinascita del nostro quartiere, della nostra città, del nostro meridione, della nostra Italia. Più noi ci apriamo agli altri, più il Signore poi ci arricchisce. Quando San Pietro davanti a Gesù ti abbiamo seguito. Il Signore dice ‘non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte (…)’”,

A conclusione della celebrazione, il Cardinale si è recato insieme con il vice-parroco nella cappella e, dopo essere stata svelata un’icona di San Giovanni Paolo II, ha benedetto il nuovo altare alla presenza di tutta la comunità che con un fragoroso e prolungato applauso nonché canti di gioia ha ricordato il momento. Per finire, il tradizionale rito del bacio della reliquia da parte dei fedeli con benedizioni da parte di Sua Eminenza.

                                                                                                     Antonio Boccellino