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il Cammino dei Protomartiri Francescani

Riceviamo dalla Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani, tramite P. Pietro Messa o.f.m:

Itinerario per pellegrinaggi a piedi nel territorio della Diocesi di Terni-Narni-Amelia

CONTESTO STORICO

Protomartiri Francescani

In questo momento storico si assiste ad una riscoperta del pellegrinaggio a piedi lungo le Vie del Sacro ed in particolare lungo le tre direttrici che conducevano alle principali mete religiose cristiane dell’epoca medievale: alla tomba dell’apostolo Giacomo, Santiago de Compostela, ad Petri sedem, Roma e ad sepulchrum Christi, Gerusalemme. Se buona parte dell’Italia è stata solcata da una delle più importanti vie della fede, conosciuta sotto il nome di Via Francigena, l’Umbria può annoverarsi tra le principali regioni dove ebbe modo di svilupparsi il pellegrinaggio micaelico verso il Santuario di Monte Sant’Angelo in Puglia e quello lauretano verso il Santuario della Santa Casa di Maria. A queste due direttrici si è aggiunto nel secolo scorso un particolare interesse al ripristino dei sentieri percorsi da san Francesco d’Assisi durante la sua itineranza attraverso l’Umbria e le regioni confinanti. Sono nati i “percorsi francescani” registrati sotto vari nomi sui quali si è riversato l’interesse politico, economico e naturalistico delle realtà locali e nazionali. La maggior parte di questi itinerari si interrompe ai confini dell’Umbria Ternana ritenuta erroneamente povera di “memorie” e loca francescani; in alcuni itinerari infatti solo il sito francescano di Piediluco è contemplato come tappa di passaggio tra la Valle Santa Reatina e la Valle Spoletana. Valorizzare l’Umbria Ternana attraverso un itinerario culturale non ancora battuto dal turismo di massa, che mantiene tuttora intatti i valori di cui San Francesco fu testimone insieme alla sua famiglia spirituale può offrire al pellegrino o al turista un’alternativa valida per conoscere il lembo di terra umbra che lega i territori di Terni, Narni e Amelia e ripercorre le tappe lungo i centri urbani, gli spechi, gli eremi, i conventi e i siti naturalistici cari al Poverello d’Assisi.

MOTIVI DI UN PELLEGRINAGGIO A PIEDI

Al di là delle molteplici  motivazioni presenti alla partenza – spirituali, esistenziali, culturali oppure moda, noia, semplice curiosità – che portano comunque tante persone a farsi nuovamente viandanti, a rispondere sempre più numerose alla suggestione di ripercorrere lenti e ormai desueti itinerari, ci interessa sottolineare la scoperta che all’arrivo accomuna e trasforma ogni singolo che percorre i sentieri che portano verso i luoghi della fede, in un popolo in cammino. Oggi, il cammino sembra farsi simbolo dell’allontanamento da una condizione di vita frenetica, ma al tempo stesso bloccata alla ricerca di priorità legate a valori più profondi, intimi, essenziali. Nel cammino, liberandosi di tutto – luoghi e persone, possessi e averi – si ha la possibilità di cercare l’essenziale e, in questo vuoto, di trovare lo spazio per nuove priorità; assumendo un ritmo più lento, ritrovando la cadenza del proprio passo, ci si può interrogare sul significato della nostra vita e si creano le premesse per ridare la giusta direzione al nostro percorso esistenziale. Camminando in gruppo, ciascuno può scoprire sul volto dell’altro la sua fatica nell’affrontare la montagna, la serenità dell’andatura in pianura e la soddisfazione all’arrivo: il cammino porta all’incontro e alla relazione, educa alla condivisione e al sostegno  reciproco. Infine, pur non prendendo nulla per sé, il viandante guarda e gode e si nutre del creato nel quale cammina; ascoltando le voci della natura può permettersi di sentire nascere dentro di sé un contatto più vero con la natura della quale torna a sentirsi parte, creatura tra le creature. Percorrendo il Cammino dei Protomartiri francescani, più che in qualunque altro luogo, lo sguardo può riaprirsi allo stupore che proprio in questi luoghi portò San Francesco a elevare il suo cantico alle creature; percorrendo questi sentieri, giungendo negli urbani, gli spechi, gli eremi, i conventi e i siti naturalistici, luoghi dove si affaccia il ‘Sacro’ dei “veri frati minori”, le dimensioni personali possono coniugarsi con la fede, è possibile superare il limite della propria ricerca ed aprirsi al Divino: allora il cammino può trasformarsi in pellegrinaggio lungo i centri cari al Poverello d’Assisi e il viandante in pellegrino .

PROGETTO

Martirio dei Santi Protomartiri Francescani

Dopo aver ricevuto l’approvazione del nostro Vescovo, abbiamo presentato il progetto alla Provincia di Terni che ha da subito manifestato il suo interesse tant’è che ha ufficializzato il suo coinvolgimento con l’emanazione del comunicato stampa del 21/02/2011 Ha preso il via in Provincia nei giorni scorsi il progetto del “Cammino dei Protomartiri francescani”, un itinerario turistico-religioso che ha l’obiettivo di promuovere il territorio compreso fra Terni, Narni, San Gemini, Calvi dell’Umbria e Stroncone e di implementare ulteriormente l’offerta turistica provinciale. “Il Cammino dei Protomartiri francescani” è promosso dalla Compagnia dei Romei di San Michele Arcangelo e dalla Diocesi di Terni, Narni e Amelia ed è coordinato e sostenuto dalla Provincia di Terni. Coinvolge i Comuni di Terni, Narni, San Gemini, Calvi dell’Umbria e Stroncone ed è finalizzato a valorizzare storia, ambiente, arte e sacralità mettendo a sistema un patrimonio di grandissimo valore sotto l’aspetto ambientale, paesaggistico, storico-religioso e culturale. Si tratta di un progetto molto ambizioso e dal grande fascino che si ispira al cammino di Santiago di Compostela…”. Il progetto “il Cammino dei Protomartiri Francescani” è operativo dal mese di Maggio del 2012.

TRACCIATO

Il tracciato del Cammino dei Protomartiri francescani si snoda all’interno dell’attuale territorio della Diocesi di Terni-Narni-Amelia, attraversa Stroncone, Aguzzo, Calvi dell’Umbria, Narni e San Gemini, le città che diedero i natali ai Protomartiri Francescani, seguendo i luoghi ove San Francesco svolse la sua opera di predicazione nell’Umbria Ternana lasciando un indelebile segno di riconciliazione, senza dimenticare alcune tra le più importanti abbazie benedettine che ebbero una notevole importanza per la evangelizzazione delle nostre terre. Il percorso è ideato per semplificare la complessità delle problematiche specifiche ed inevitabili in un pellegrinaggio a piedi (punti di ristoro – punti per attingere acqua, etc.). Esso si realizzerà in 7 tappe consigliate ma allo stesso tempo verranno predisposte tappe intermedie affinché possa essere modulato a piacimento dal pellegrino. Sarà così possibile, per chi non ha a disposizione tutti i giorni necessari per percorre tutto il Cammino in una sola volta o per chi preferisce fare una deviazione dagli altri cammini che attraversano e lambiscono le nostre terre, utilizzare percorsi di collegamento intermedi fra le maggiori città toccate dal cammino.

Per mggiori Info: IL “CAMMINO DEI PROTOMARTIRI FRANCESCANI” INFO E PRENOTAZIONI: 347-1722385 e-mail: compagniadeiromei@alice.it www.compagniadeiromei.it