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Chiesa Cristiana Anglicana.

Regina Elisabetta II – Capo della Chiesa Anglicana

La Chiesa Anglicana d’Inghilterra è la “Madre” di tutte le chiese anglicane nel mondo, circa quaranta, che formano la Comunione Anglicana e che si riuniscono dal 1867 ogni dieci anni nelle Conferenze di Lambeth. Nel mondo, i membri della Comunione anglicana, nel 2000, erano circa 80 milioni.  Il Capo della Chiesa è il Monarca o la Monarca del Regno Unito che ne è il Supremo Governatore (la Regina Elisabetta II), mentre il Capo Spirituale è sempre l’Arcivescovo di Canterbury (Justin Welby), che, con il suo Clero, è conosciuto come Corte Ecclesiastica. La Chiesa Anglicana ha una forma di Culto molto simile a quella Cattolica, ha ad esempio un’organizzazione gerarchica, conserva molti punti di Comunione in materia di Fede e ha tutti i Santi che sono stati Canonizzati prima della scissione.

Storia: All’Epoca della Riforma Protestante, Enrico VIII (1491-1547), Re d’Inghilterra, si oppone a Lutero ricevendo dal Papa Leone X il titolo di “fidei defensor” (difensore della fede). Nel 1527, Re Enrico, forte di questo legame, chiede al Papa Clemente VII (1478-1534) l’annullamento del suo matrimonio con Caterina d’Aragona, che Enrico aveva potuto sposare grazie al consenso papale, trattandosi della vedova di suo fratello. Complesse questioni politiche (Carlo V – Imperatore del Sacro Romano Impero, era nipote di Caterina) s’intrecciano con la vicenda matrimoniale, e si collegano al rifiuto del Papa di concedere il divorzio. Dopo vari tentativi, Enrico VIII, comincia a fare pressione su Roma, e compila un manoscritto, che comprova la supremazia spirituale del monarca, ritenendo illegale l’autorità Papale. Nel 1531, Re Enrico, sfida il Papa domandando 100.000 sterline al clero inglese in cambio del perdono reale per la loro giurisdizione illegale. In seguito a tali atti, la Camera dei Lord e il Clero Inglese, lo riconoscono quale  Capo Supremo della Chiesa e del Clero d’Inghilterra.

Nel maggio del 1532 la chiesa inglese accettò di dipendere legislativamente e secondo la legge canonica dall’autorità del Re Enrico. Nel 1533 lo Statuto degli Appelli rimosse il diritto della Chiesa Inglese di appellarsi a Roma su controversie quali matrimoni, titoli, eredità e, dette l’autorità per questioni del genere agli Arcivescovi di Canterbury e di York.  Questo atto autorizzò il filo-luterano Thomas Cranme, Arcivescovo di Canterbury, ad annullare il matrimonio di Enrico con Caterina, ed Enrico quindi sposò in secondo nozze Anna Bolena. Questo evento (divorzio autorizzato dall’Arcivescovo di Canterbury e nuovo matrimonio), apriva uno Scisma e Enrico VIII, di conseguenza, riceveva, dal Papa Clemente VII, la Scomunica. Nel 1536, con il primo Atto di Supremazia, Enrico VIII è confermato Capo Supremo della Chiesa Inglese e consacra in tal modo la nascita di una Chiesa Nazionale.

Enrico, divenuto Capo della sua Chiesa, s’impossessò dell’ingente ricchezza che la Chiesa Cattolica aveva ammassato nei vari monasteri e proprietà sparse nel territorio. Nonostante l’Arcivescovo Cranme, la Chiesa Anglicana, con Enrico VIII, conservò numerose caratteristiche di quella cattolica e i cambiamenti alla Liturgia furono pochissimi. Con Eduardo VI, furono apportati i primi cambiamenti, che includevano una profonda revisione della Liturgia seguendo linee protestanti. Cranme farà approvare una nuova Liturgia in lingua Inglese, il Libro delle Preghiere Comuni, pubblicato nel 1549  (rivisto nel 1552 per autorità del Parlamento). Morto Eduardo, salì al trono Maria la Cattolica e cosi l’Inghilterra ritornò al cattolicesimo, la sovrana fu ricordata come la Sanguinaria perché riportò l’Inghilterra alla fede usando soprattutto la spada, anche Cranme morì durante la reazione di quegli anni. Morta Maria, nel 1558, sua sorella Elisabetta I, fervida protestante, diviene Regina e reintroduce le idee protestanti, venendo riconosciuta dal Parlamento quale Suprema detentrice del potere, e con l’approvazione dei 39 articoli per fede, cercò un compromesso e una pacificazione tra le forze cattoliche e quelle protestanti (Luterane e Calviniste). Da quel momento iniziarono a organizzarsi due diverse correnti, la Chiesa Alta più conservatrice e vicina alla Chiesa cattolica, e la Chiesa Bassa più filo-protestante.

Nei 39 articoli per Fede si ripropone (seguendo la corrente cattolica): la Santità Trinitaria di Dio, la natura Umana e Divina di Cristo, la Risurrezione, l’Antico e Nuovo Testamento come Sacre Scritture, il Credo Niceno e Apostolico. Mentre modifiche importanti (determinate dalla corrente protestante) riguardano: la predestinazione, la fallibilità del Pontefice come anche dei Consigli (benché Generali), la stoltezza e inutilità per quel che riguarda la dottrina inerente il Purgatorio, il Perdono, il culto e l’adorazione, le immagini e le reliquie e anche l’invocazione dei Santi, si ritiene ripugnante pregare in pubblico e amministrare i sacramenti in una lingua non compresa dal popolo (articolo che rileva la volontà di dover pregare in Inglese e non in latino), i Sacramenti istituiti da Cristo sono solo il Battesimo (marchio di differenza che distingue i Cristiani) e la Cena del Signore (nella quale non c’è la Transustanziazione perchè non si ritiene provata nelle Scritture), gli altri cinque che la Chiesa Cattolica annovera come Sacramenti non sono comandati da Dio, poi si ritiene perfettamente lecito contrarre matrimonio sia per i Vescovi, che per i preti e i diaconi.

Con la morte della Regina Elisabetta I la Corona passa al nipote Giacomo Stuart, Re di Scozia, figlio di Maria Stuart. La Scozia era protestante, l’Irlanda Cattolica, la Camera dei Lord difendeva gli interessi del Clero e dell’alta nobiltà, la Camera dei Comuni gli interessi della popolazione, e la Chiesa Anglicana era l’appoggio determinante per la Corona. Giacomo si sforzò da subito di unire Scozia e Inghilterra in una sola confessione religiosa (quella Anglicana), e per i Cattolici che disertavano le Celebrazioni Anglicane fu istituita la penale di una multa. I coloni inglesi approdati in Irlanda dopo la Riforma (soprattutto nella parte settentrionale) iniziarono con l’introdurre il modello della Chiesa Presbiteriana, con Congregazioni e Consigli degli Anziani. Morto Giacomo salì al trono suo figlio Carlo I, che reintrodusse l’arminianesimo, versione moderata del protestantesimo, utile soprattutto per rafforzare il potere Episcopale e quello del Sovrano. L’Arcivescovo di Canterbury, William Laud, anch’esso arminiano, represse con la violenza i gruppi più eterodossi e radicali, mentre altri gruppi dissidenti lasciarono l’Inghilterra per il Nord America. L’Anglicanesimo, in quegli anni, assunse caratteri tipicamente cattolici, come le feste dei Santi, il segno della Croce, l’inginocchiamento durante la Messa, l’anello nuziale. La Chiesa in Scozia, ormai forte delle sue tradizioni protestanti, rispose abolendo i Vescovi e istituendo una Lega Armata per la difesa della Chiesa di Scozia. Carlo I si vide costretto a una guerra interna, sostenuta anche dai Sovrani Cattolici, tuttavia probabilmente sottovalutò l’avversario e quindi nel 1640 fu costretto ad arrendersi e cercare una soluzione convocando il Parlamento (che aveva sciolto dal 1629). Un’azione parlamentare sostenuta con entusiasmo dalla popolazione prevedeva la purificazione della Chiesa Inglese dagli elementi cattolici e armaniani. A seguito di queste continue lotte e contrasti tra filo-protestanti e filo-cattolici, tra il Settecento e l’Ottocento sorge, in Inghilterra, il movimento Evangelical, legato ai diversi risvegli che caratterizzano le comunità del primo protestantesimo, e in seguito il movimento di Oxford, più filo-cattolico. Tra i membri del movimento di Oxford va ricordato John Henry Newman (1801-1890), che passo al Cattolicesimo nel 1845, fu nominato Cardinale ed è stato proclamato Beato durante la visita del Santo Padre Benedetto XVI in Inghilterra.

Al di fuori della Gran Bretagna, la più influente Chiesa anglicana è quella degli Stati Uniti, nata grazie ai Puritani e ai dissidenti partiti per l’esilio. In seguito alla Rivoluzione americana e alla nascita degli Stati Uniti d’America dalle ex colonie dell’Inghilterra, la Chiesa nel 1783 si riorganizza con il nome di Chiesa Protestante Episcopale, dal 1967 semplicemente Chiesa Episcopale. I membri della Chiesa episcopale, detti Episcopaliani, negli Stati Uniti sono due milioni e mezzo, ma la comunità episcopaliana ha un’importante presenza in settori chiave dell’economia, della politica e della cultura.

Lo Scisma interno alla Chiesa Anglicana. 

Arcivescovo Justin Welby – Capo Spirituale della Chiesa Anglicana

Negli ultimi decenni il cammino di riavvicinamento tra Chiesa Anglicana e Chiesa Cattolica è stato bruscamente ridimensionato da problemi Teologici che non si erano presentati in questi 4 secoli di divisione. Nel novembre del 1992 il Sinodo della Chiesa Anglicana ha deciso di ammettere anche le donne al sacerdozio, e nel marzo del 1994 si è provveduto alle prime ordinazioni. La Chiesa Anglicana non faceva altro che estendere a tutta la Comunione Anglicana un uso che già era previsto da alcune Chiese Anglicane (come quella di Hong Kong dal 1971, del Canada dal 1975, di Stati Uniti e Nuova Zelanda dal 1976, e in Australia e Sud Africa dal 1992).

Successiva all’ordinazione di donne quali Pastori Anglicane, si è avuta anche l’ordinazione di Ministri dichiaratamente omosessuali, la possibilità di benedire le unioni tra Omosessuali e nel 2003 per la prima volta c’è stata la Consacrazione come Vescovo di un Pastore che intratteneva una relazione omosessuale. Questi atti hanno determinato, negli ultimi anni, diversi scismi di carattere “tradizionalista”. Alcune Chiese Anglicane contestano l’ordinazione degli Omosessuali e la benedizione delle loro unioni, mentre altri accettano questa eventualità ma contestano l’ordinazione delle donne. Negli Stati Uniti, si sono costituite vere e proprie Chiese autonome, che intendono confermare la sola filiazione e comunione con la sede di Canterbury. L’atteggiamento quindi varia di nazione in nazione. La Comunione Anglicana ha quindi ritenuto di poter accettare il rifiuto all’ordinazione di omosessuali e di donne in quelle zone del Sud del mondo dove ciò creerebbe problemi (forse anche in ragione dei rapporti con il mondo Islamico), tuttavia questo ha ulteriormente accresciuto i fattori di divisione, infatti Chiese del Sud del mondo hanno aperto Missioni in nazioni occidentali acquisendo al loro interno i gruppi di dissidenti, ad es. dal 2000 la Chiesa del Ruanda ha aperto missioni negli Stati Uniti e quindi le Chiese Episcopaliane che erano dissidenti in merito a queste ordinazioni (omosessuali e donne) si sono posti sotto una diversa giurisdizione. Altre Chiese pur riconoscendo il ruolo di Primazia della Chiesa di Canterbury hanno affermato di non poter essere in comunione con chi ordina omosessuali o benedice le loro unioni. La Comunione Anglicana vive quindi il problema dello scontro tra le Chiese Tradizionaliste, contrarie a queste ordinazioni, maggioritarie in Africa e con Missioni in Europa, e la Chiesa Moderna che con gli Episcopaliani ha una forte presenza negli Stati Uniti.

Gli Anglicani in Italia 

In Italia le Chiese anglicane fanno parte della Diocesi Anglicana in Europa, creata nel 1980 per riunire sotto un’unica giurisdizione ecclesiastica le numerose Chiese anglicane presenti sul continente europeo sin dal XVII secolo. Le Chiese anglicane in Italia sono una ventina, i frequentatori sono principalmente cittadini inglesi, ma non mancano italiani che s’interessano alla tradizione anglicana. Dal 1969 esiste a Roma il Centro Anglicano, che funge da ambasciata della Comunione anglicana, con un ruolo non di conversione ma di reciproca comprensione rispetto ai cittadini italiani cattolici e di altre fedi.

La Chiesa Episcopaliana in Italia è presente con due Chiese (Roma e Firenze) sottoposte alla giurisdizione del vescovo incaricato dalla Chiesa Episcopaliana d’America.

Negli ultimi anni, dalla conclusione del Concilio Vaticano II, le relazioni tra Chiesa Cattolica e Anglicana si erano incentrate sul dialogo teologico, e grossi passi erano stati fatti dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, tuttavia la scelta della Comunione Anglicana di autorizzare in più parti del mondo, le Ordinazioni di donne, le benedizioni di coppie omosessuali e la possibilità di Ordinare Vescovo anche i sacerdoti dichiaratamente omosessuali hanno bruscamente interrotto i punti di incontro e dialogo.

G.R.