Categorized | Testimoni della Fede

“Ciao Gennaro” – in ricordo di un giovane fedele del Santo

Angelo2Ogni anno alla vigilia della Festa eri lì, sempre pronto ad occupare il primo posto dinanzi al portone d’ingresso della Basilica per essere il primo a vedere il nostro “monacone” uscire di notte e incontrare la sua gente. La malattia in questi ultimi anni ti ha limitato nelle forze ma hai continuato a voler esserci, dovevi guardarlo negli occhi e vedendolo passare gridavi “chill rir proprio, rir proprio, guarda che faccia che ten’“. Come tutti gli afragolesi forse avrai sperato che quel veder sorridere il nostro Santo significasse ricevere la guarigione e invece sono qui a salutarti per l’ultima volta. Fosti tu a contattarmi più di 4 anni fa, eri in ospedale e il giorno dopo dovevi iniziare i diversi accertamenti medici che, negativi, ti avrebbero costretto a subire radio e chemio. Eri forte e speravi che il Santo ancora una volta ti avrebbe aiutato, mi raccontavi delle tante volte che era intervenuto nella tua vita e mi chiedevi preghiere. Hai imparato a godere per ogni giorno vissuto e hai voluto ringraziare per ogni singolo minuto sia Dio sia Sant’Antonio (tuo amico e intercessore) e cosi hai voluto donare i panini benedetti alla vigilia della sua Festa. A fine luglio hai compiuto 30 anni, chissà quanti desideri e quante cose avresti voluto e potuto ancora fare, i principali tuoi pensieri erano di certo per una vita da vivere insieme alla tua Beatrice ma, a pochi giorni dal tuo compleanno, il Signore ti ha chiamato a sé, strappandoti all’amore dei tuoi genitori.

Ti chiedo perdono per non aver pregato per te, ti chiedo scusa per non aver insistito più di tanto nel contattarti e per averti “trascurato” negli ultimi mesi, avrei dovuto portarti in maggior modo la “voce” del nostro Sant’Antonio, ti chiedo aiuto per questa nostra terra, che molti definiscono “dei fuochi”, perchè ti ha portato via troppo presto, sei un’altra vittima di questo male, il brutto male, che ormai nelle nostre zone è come un’epidemia. Mi consola pensare che ad accoglierti in Paradiso ci sia stato il nostro Antonio, sono convinto che ti avrà stretto al suo petto e tu, guardandolo negli occhi, sarai scoppiato di felicità, l’avrai visto ridere e sorriderti e gli avrai detto ancora una volta, dandogli del tu: che faccia che tieni Sant’Anto’.