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Corona delle dodici stelle di Maria

Cuore Immacolato di Maria

La Corona alle dodici Stelle della Beata Vergine Immacolata, scritta e diffusa da San Giuseppe Calasanzio, allude alla corona di 12 stelle che l’evangelista San Giovanni vide coronare il capo di Maria. La recita di 12 Ave Maria, ripercorre le 12 grazie che la Santissima Trinità concesse alla Vergine. Questa pia pratica, usata da molti Santi della Chiesa, era la preghiera amata dal Beato Pio IX, il primo Papa che fu il vero innamorato di Maria. Il Pontefice, aveva una devozione smisurata per la Medaglia Miracolosa di Maria, simbolo di protezione materna, donata dalla Vergine, nel 1830, alla veggente Santa Caterina Labourè. Nel 1854, poi, solennemente proclamò la donna vestita di sole esente dal peccato originale, tutta pura, cioè Immacolata. Fu un atto di grande coraggio, perché mentre suscitò la gioia dei fedeli della Madonna, fu causa di indignazione da parte dei nemici del Cristianesimo, in particolare, di quelli che seguendo l’idea naturalista e materialista smentivano la possibilità di un tale concepimento. Quattro anni dopo, sotto il suo Pontificato, la Vergine Maria apparve a Lourdes attribuendosi l’appellativo di Immacolata Concezione e confermando il tal modo la verità del dogma proclamato dal suo diletto figlio e Pastore Pio IX.

La Corona va pregata in questo modo:

Dopo aver recitato il primo Padre Nostro per salutare il Padre Eterno Creatore che per Figlia l’elesse, seguono 4 Ave Maria in onore delle prime quattro grazie che le fece. La prima Ave Maria perché la predestinò per Madre del suo unico Figlio; la seconda Ave Maria perché la preservò dalla macchia del peccato originale; la terza Ave Maria perché l’ornò di tutte le grazie nella sua Natività; la quarta Ave Maria in onore del castissimo sposalizio con il degno San Giuseppe.

Dopo aver recitato, queste prime preghiere, il secondo Padre Nostro lo si rivolge al Figlio Gesù che per Madre tra tutte le donne la scelse, seguono altre 4 Ave Maria, in onore delle quattro grazie che le concesse. La prima Ave Maria perché l’Eterno Verbo si incarnò nel ventre di Maria e lei per nove mesi lo custodì dentro di se; la seconda Ave Maria per ricordare la Natività di Gesù nella stalla di Betlemme e per il latte miracoloso che lo allattò; la terza Ave Maria per l’educazione di Gesù nella sua fanciullezza; la quarta Ave Maria per le rivelazioni, di altissimi misteri, che ebbe, dal suo Santissimo Figlio, circa la redenzione del mondo.

Il terzo Padre Nostro è dedicato allo Spirito Santo che la volle come sposa, e le 4 Ave Maria che seguono sono in onore dei quattro doni che le comunicò. La prima Ave Maria perché fu la prima a cui si rivelò la voce dello Spirito Santo; la seconda Ave Maria perché, per opera dello Spirito, fu Madre e Vergine; la terza Ave Maria perchè fu tempio vivo della Ss.ma Trinità; e la quarta e ultima Ave Maria perché fu, dallo Spirito Santo, esaltata in cielo al di sopra di tutte le creature.

La corona va terminata con la recita della Salve Regina, per la Chiesa Cattolica, la propagazione della fede, la pace fra i popoli e l’estirpazione delle eresie. San Giuseppe Calasanzio desiderava che questa devozione riuscisse a ottenere la protezione, in vita e in morte, da parte della Vergine Madre.

Giuseppe Calasanzio, nato in Spagna nel 1557, arrivò a Roma nel 1592, camminando per le strade della città, si accorse dei ragazzi abbandonati e comprese qual’era la sua missione, cosi, dopo pochi anni, aprì la prima scuola popolare e gratuita in Europa. Morì a Roma, nel 1648, ed è sepolto sotto l’altare maggiore della Chiesa di San Pantaleo a Piazza Navona. Santo dal 1767, fu il fondatore dei Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie (detti Scolopi o Piaristi) ed è invocato come Patrono Universale delle Scuole Popolari Cristiane.