Brusciano. Il Vescovo Depalma incontra gli alunni del Cristo Re

Brusciano. Il Vescovo Beniamino Depalma “L’educazione è un opera di villaggio. Non abbiate paura perché se restate in piedi voi, resteranno in piedi anche i vostri figli”.

Sua Eccellenza mons. Beniamino Depalma, vescovo di Nola, ha incontrato una rappresentanza di alunni di alcune scuole cattoliche diocesane, in occasione della fine dell’anno scolastico. L’evento si è svolto nel pomeriggio di lunedì 12 maggio presso la parrocchia di San Sebastiano Martire, guidata dal parroco don Salvatore PulcaroAd accogliere l’amato Arcivescovo, da sempre vicino ai ragazzi e ai studenti e molto attento alle problematiche del processo formativo, c’erano una rappresentanza delle suore trinitarie di S. Anastasia e di religiose della Congregazione delle Piccole Ancelle di Cristo RE, ordine che a Brusciano ha una scuola. Appena arrivato il prelato è stato accolto da canti e applausi di bambini proprio di quest’ultima.

Foto di Gruppo con Mons. Depalma

Foto di Gruppo con Mons. Depalma

E’ stata proprio Suor Maria Russo, coordinatrice dell’istituto di via Cucca del Cristo RE, a dare un messaggio di benvenuto e ringraziamento all’amato porporato. “L’anno scolastico è al termine – ha detto la religiosa. Noi tutti sappiamo con quanto cuore e attenzione lei vigila sulla nostra diocesi. Basta leggere le lettere pastorali  che lei ha rivolto ai studenti, politici, imprenditori, ecc. dalle quali percepiamo la sua vicinanza. La scuola cattolica è una realtà che offre scintille di speranze e di futuro. Noi la ringraziamo per tutti”. A seguire il messaggio del presule che, dopo aver ringraziato i presenti e rinnovato gli auguri di Pasqua, sottolineando come “la Pasqua non è un singolo evento ma non finisce mai”, ha  messo in evidenza come la famiglia e la scuola sono due istituzioni fondamentali per la formazione e l’educazione per la crescita dei bambini. “L’educazione è un’opera di villaggio – ha dichiarato mons. Depalma citando Papa Francesco ossia, non è compito solo di una singola maestra, di un singolo insegnante,  ma un lavoro di gruppo che vede coinvolti genitori, fratelli, parenti, ecc. Negli antichi villaggi era forte il senso della solidarietà, ci si aiutava l’uno con l’altro. Questo deve valere anche per l’educazione dei figli. Un papà e una mamma felice creano un ambiente sano per la società”.

Il pastore ha poi continuato sulla necessità di istituire relazioni anche tra genitori per scambiarsi problemi, punti di vista, perché “l’alterità e la relazione”, ha spiegato “sono fondamentali per la crescita”. Per finire, il presule ha invitato i genitori “a non afflosciarsi, a non avere paura nel guardare alla vita e al futuro in maniera positiva perché se voi non cadete i vostri figli rimarranno in piedi” auspicando come uno dei suoi sogni per la riuscita del processo educativo sia rappresentato dalla istituzione anche di una “scuola per genitori”.

                                                                           Antonio Boccellino