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Giubileo. La Porta Santa di Pompei è la più bella della Campania.

Chiariamo, da subito, il significato delle Porte Sante.

giubileomisericordiaLa Porta Santa, in origine, era presso una delle Basiliche romane e veniva aperta solo in occasione di un Giubileo (alla chiusura dell’Anno Santo veniva murata, il rito, per il Giubileo successivo, prevedeva che il Papa dava tre colpi di martello al muro e questo veniva, poi, distrutto da muratori). Dal Giubileo del 2000, presieduto da San Giovanni Paolo II, il rito non è più pubblico, provvedendo il Santo Padre semplicemente ad aprire la Porta Santa spingendola. 
La più importante Porta Santa è quella di San Pietro in Vaticano, luogo nel quale l’apostolo testimoniò con il sangue la propria fede e riposa in attesa della resurrezione finale, il custode delle Chiavi del Regno e vicario di Gesù Cristo sulla terra ci ricorda l’impegno a testimoniare con parole ed opere l’appartenenza a Cristo. L’apertura della Porta Santa di San Pietro da inizio al Giubileo ma la città di Roma ha altre tre Basiliche maggiori nelle quali si è sempre aperta una Porta Santa e sono quella di San Giovanni in Laterano (Cattedrale della Chiesa che vive in Roma e “madre” di tutte le chiese del mondo), Santa Maria Maggiore (presenza di Maria quale Madre del Dio vivente e Madre spirituale del popolo cristiano) e San Paolo fuori le Mura (che invita a riflettere sull’evangelizzazione dell’Apostolo delle genti).

foto Di Paolo -PompeiTutte le Chiese Giubilari, sparse nel mondo, hanno la necessità di avere una Porta Santa perchè passare attraverso essa sta a simboleggiare il passaggio che ogni cristiano deve fare dal peccato alla grazia, pensando a Gesù che dice: “Io sono la porta”. Non si tratta, ovviamente, di un rito magico, guai a credere di essere perdonati semplicemente attraversando la Porta Santa, il passaggio deve, invece, indicare la volontà di percorrere una via privilegiata e straordinaria per avvicinarsi a Dio e chiedere il Perdono dei propri peccati. Occorre ricordare, nuovamente, che per lucrare l’Indulgenza Plenaria (remissione dei peccati) per la propria anima o quella di un defunto occorre accostarsi al Sacramento della Riconciliazione (confessione – negli otto giorni precedenti o successivi alla visita della Chiesa Giubilare), partecipare all’Eucarestia (Santa Messa) nella quale va testimoniata la propria fede recitando il Credo e il Padre Nostro per riaffermare la propria dignità di figli di Dio ricevuta nel Battesimo, infine occorre pregare secondo le intenzioni del Santo Padre per dimostrare la propria appartenenza alla Chiesa che ha il suo centro visibile di unità nel Romano Pontefice (è consigliato recitare un Padre Nostro, un’Ave Maria e un Gloria al Padre ma ogni fedele, secondo la propria devozione, può recitare qualsiasi altra preghiera). 

Presso la Pontificia Basilica della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei Sua Ecc.za Mons. Tommaso Caputo – delegato pontificio – ha destinato quale Porta Santa l’entrata laterale destra del Santuario. Per l’occasione è stata rivestita della simbologia Giubilare, in alto è bel visibile Gesù Buon Pastore che sorregge sulle spalle un agnello, chiaro è, poi, il passo del Vangelo di Giovanni (10,9):

“Io Sono la Porta: se uno entra attraverso di me sarà salvo”.

Gesù ci offre la sua sorgente di Misericordia e la Santa Vergine – Regina del Rosario e Madre della Misericordia – ci invita ad attraversare la Porta della salvezza per tornare ad abbracciare l’Eterno Padre. La Porta Santa di Pompei è, quindi, la più bella perchè possiamo attraversarla tenendo per mano una Mamma dolcissima di nome Maria.

Consiglio utile: ricordate che, nella tradizione della Chiesa Cattolica, la simbologia entra a far parte della Liturgia, pertanto, prima di attraversare la Porta Santa ed entrare nel Tempio, accostatevi ad essa con il dovuto rispetto e, utilizzandola come Via della Misericordia, ricordate di farvi il segno della croce, oppure inginocchiatevi, baciatela o toccatela. 

Foto della Porta Santa: Fotografi Di Paolo di Pompei