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Napoli. Al Volto Santo una lectio su Sant’Ilario

Con la lectura di Patrick Descourteux sulla “Raccolta antiariana parigiana” di  Ilario di Poitiers, nella serata di sabato 18 gennaio, si è tenuto il II incontro del XL ciclo della Lectura Patrum Neapolitana, lattività culturale di approfondimento del pensiero dei Padri della Chiesa, curata dal Prof. Emerito Antonio V. Nazzaro e da Antonietta Tuccillo, Madre Emerita delle Piccole Ancelle di Cristo Re.

Il simposio si è svolto nel Tempio del Volto Santo davanti ad un qualificato uditorio, ed ha visto in sala, oltre al relatore, anche uno degli autori del testo, il professor Pasquale Giustiniani. Ha fatto da cornice all’evento una rappresentanza di religiose, ad iniziare dalla Madre Generale, suor Leonia Buono della Congregazione delle Piccole Ancelle di Cristo Re.

LP 18012020Monsignor Patrick Descorteux- così il prof. Nazzaro nell’introduzione – è Docente nell’Istituto Augustinianum di Roma ed è uno studioso e teologo autore di diverse pubblicazioni, in particolare nell’ambito della patrologia. Di origini francesi, è stato ordinato sacerdote nel 1986, e ha avuto incarichi a Roma presso la Segreteria di Stato dal 1989 per 10 anni. E’ uno dei delegati per la celebrazione in Rito Antico del Triduo pasquale.”

“Devo ringraziare il prof. Nazzaro per la presentazione – così l’accademico– e padre Longobardo, l’altro autore del volume, che mi ha sollecitato in quest’iniziativa. Quello che presentiamo non è un libro nel senso abituale del termine, ma è una raccolta di documenti messi in ordine molto difficile. E’ un atto coraggioso nel suo complesso ed è una monografia su S. Ilario che merita grande approfondimento”.

Descortex, dopo aver tracciato un breve profilo di questo Padre della Chiesa – registrando che era “vescovo e dottore della Chiesa, vissuto nel IV secolo, convertitosi da adulto al Cristianesimo, e famoso per le sue battaglie contro l’arianesimo”- ne ha messo in luce la produzione letteraria, specificando come “egli sia stato pioniere in alcuni attività, quali il commento al Vangelo di San Matteo, l’approfondimento della Trinità con l’omonimo trattato De Trinitate, un commento ai salmi, nonché il primo a scrivere un’opera storica cristiana di  un alto valore teologico e pastorale”.

Questo volume – ha continuato il monsignore – è stato scritto nel IV secolo, ma solo nel 1590, grazie ad un ritrovamento di un collezionista di Parigi di un certo Pithou. Esso contiene documenti relativi alla controversia ariana (dal 343 al 366 ca.), ritrovati da P. Pithou nel 1590, in un codice del XV secolo di cui non disponiamo più. E’ un riferimento indiscusso per la storia delle Chiese nel IV secolo ed è una testimonianza sulla personalità di Ilario”. Descrotex ha, infine,  letto alcuni frammenti del testo, in particolare quello sulla fede, la speranza e la carità.

In sala, dopo la presentazione, il prof. Nazzaro ha letto l’inno composto da Cristina di Lagopesole inserito nel Flos Sanctorum su Sant’Ilario che la Chiesa ricorda il 13 gennaio.

A seguire si è tenuto il tradizionale dibattito che è stato l’occasione per fugare ai presenti alcuni dubbi.

Degno di menzione, il commento di uno dei curatori dell’opera, Giustiniani, che ha spiegato la genesi di questo lavoro e le “modalità con le quali è stata avviata la traduzione, partendo dal diritto romano, metodo di base per la raccolta delle fonti, e dalla consultazione della cancelleria dell’imperatore Costanzo, e da un’analisi della prospettiva comparata del contesto storico in cui viene scritto”.

Per finire, il prof. Nazzaro ha comunicato una variazione al programma della prossima lectio, che si terrà, sabato 22 febbraio alle ore 17:00, con  Marco Rizzi, professore di Letteratura Cristiana Antica nell’Università Cattolica di Milano che leggerà “Cesario d’Arles. Commento all’Apocalisse”, in luogo della programmata Lectura del prof. Marcello Marin che è rinviata al 18 aprile.

                                                                                   Antonio Boccellino