Categorized | Tradizioni mariane

Maiori. La Madonna ti “sveglia” di notte

La diva del mare Assunta del ciel, con questo ritornello è accompagnato, lungo le strade della cittadina salernitana di Maiori, il simulacro processionale di Santa Maria a Mare, ma la storia del culto alla Vergine Assunta è davvero un racconto quasi fiabesco.

Le due statue di Santa Maria a Mare venerate a Maiori (Sa)

Le due statue di Santa Maria a Mare venerate a Maiori (Sa)

Siamo nei primi anni del 1200, forse il 1204, e i pescatori maioresi trovano nelle loro reti delle grosse balle, che giorni prima alcune navi avevano gettato in acqua per alleggerire il loro carico. In una di esse ritrovano una bellissima statua lignea policroma raffigurante una Madonna con Bambino. La notizia si sparse nella cittadina e tutti gli abitanti, raggiunta la spiaggia, guidati dal clero solennemente vestito, iniziarono ad intonare canti alla Madonna. L’immagine fu portata processionalmente nella Chiesa di San Michele Arcangelo che si ergeva su una rocca, il monte Torina, quasi come ad essere una fortezza, con sei torri circolari e una muraglia. La statua della Vergine, trascorsi un paio di secoli, fu quasi dimenticata dal popolo maiorese, era infatti sistemata in una cappella laterare, ma la notte del 4 agosto 1494 avvenne qualcosa di straordinario. I maioresi furono svegliati dalla luce che proveniva dalla Chiesa, sembrava quasi che fosse avvolta da un incendio e, quando si recarono a vedere cosa stesse accadendo, trovarono la statua sull’altare maggiore (l’immagine si era miracolosamente spostata senza rompere la ragnatela che copriva la cappella laterale nella quale era riposta) ed era circondata da un alone luminoso, in quella sera numerose furono le guarigioni. In quel modo Santa Maria a Mare chiedeva ai maioresi di restare al centro della loro devozione e cosi fu eletta loro Madre e protettrice. Nel 1505 la chiesa fu elevata, con bolla pontificia di Papa Giulio II, a Insigne Collegiata e nel 1529 fu arricchita dal prezioso soffitto a cassettoni. La devozione alla venerata effige andò accrescendosi col passare dei secoli, sopratutto quando ad essa furono attribuite le scampate invasioni delle flotte dei saraceni. Il 13 agosto del 1769 l’immagine fu insignita e incoronata con corone d’oro dal Capitolo Vaticano. Il 13 agosto del 1973 la Collegiata fu elevata al titolo di Santuario Mariano. Nella cripta, recentemente restaurata e nella quale è allestito un museo di arte sacra, è conservato il corpo santo di San Clemente martire (giunto a Maiori nel 1785 per interessamento di Mons. Nicola Molinari, Vescovo di Ravello e Scala). Nel 2000, in occasione del grande Giubileo, il Santuario è stato chiesa giubilare nelle rispettive novene per le feste di agosto e di novembre. 

C’è infatti da chiarire che il popolo di Maiori ricorda la sua patrona in due occasioni: il 15 agosto, solennità dell’Assunzione della Vergine in anima e corpo, e la terza domenica di novembre, quando i maioresi fanno memoria del Patrocinio di S. Maria a Mare e ringraziano la Vergine dei prodigi operati per il suo popolo, le chiedono protezione e liberazione da alluvioni, incursioni nemiche, mare agitato e qualunque calamità. In entrambe le feste viene portata in processione una statua, dai tratti barocchi, di epoca settecentesca. La statua lignea, ritrovata nel 1200 esce dal Santuario solo ogni 50 anni.

Quella della terza domenica di novembre è conosciuta come la Festa della “Madonna di Notte“. Durante la notte, infatti, sono continui gli spari di mortaretti e alle 5 del mattino con un lungo spettacolo pirotecnico viene ricordato ai maioresi l’impegno di venerare la Madre divina. Già a quell’ora una banda gira per le strade intonando una pastorale natalizia. La sera della vigilia, nella Collegiata, ha luogo anche il Rito del Lucernario, terminato il quale dei musici con zampogne e ciaramelle intonano inni mariani e natalizi. La celebrazione eucaristica delle 6, alle prime luci dell’alba della terza domenica di novembre, è presieduta dall’Arcivescovo di Amalfi-Cava de’ Tirreni, ma è dopo la messa delle 10.00 che inizia la processione con la statua devozionale di Santa Maria a Mare. La processione di novembre attraversa le strade principali della cittadina sostando nella Chiesa di San Domenico e in quella di San Francesco e, cosi come avviene per quella di agosto, termina con la “corsa della Madonna“. La statua viene portata di corsa lungo i 127 scalini che separano la piazza dalla Collegiata, questo rito raffigura simbolicamente l’assunzione di Maria, infatti il popolo festante che resta in piazza, poichè il parapetto delle scale è alto, vede solo la statua della Vergine ascendere alla Collegiata.

Vi invito a visitare Maiori in una delle due ricorrenze, vi consiglio quella di novembre perchè è vissuta spiritualmente in maniera migliore. Il video che pubblico di seguito serve a farvi rendere l’idea di ciò che vi ho accennato, ma vi ripeto, passate a vedere di persona le meraviglie che Maria ha operato conquistandosi l’amore di un intero popolo.

                                                                          G.R.