Napoli. Lectura Patrum al Tempio del Volto Santo

Lectura Patrum, la teologia del vissuto in San Paolino da Nola

Si è concluso, nella serata di sabato 25 Maggio,  presso la sala convegni del Tempio del Volto Santo, il XXXIII ciclo di lezioni di Lectura Patrum Neapolitana, l’associazione che fa della divulgazione del pensiero dei Padri della Chiesa la sua ragion d’essere. E’ stato mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo di Assisi, a chiudere l’Anno Accademico 2012/2013 del sodalizio patristico fondato dal prof. Antonio Nazzaro, insieme a suor Antonietta Tuccillo del Cristo RE, trattando il tema “La teologia del vissuto in Paolino da Nola”.

Tempio-Santuario del Volto Santo

Tempio-Santuario del Volto Santo

Prendendo spunto da alcune lettere del testo “Epistole ad Agostino” – una delle principali opere di Paolino di Nola- il presule ha avviato una lectio magistralis su questo Padre della Chiesa  vissuto tra il Trecento e il Quattrocento che fu ordinato sacerdote dopo una carriera pubblica e dopo aver deciso di  interrompere ogni rapporto coniugale con sua moglie Teresia. Con uno stile avvincente e comunicativo, mons. Sorrentino partendo dalla lettura delle Epistola 4 e dell’Epistola 6, ha tracciato l’itinerario  spirituale di Paolino  e della consorte insieme alle linee della comunità monastica a cui diedero vita che  divenne un punto di riferimento per le altre comunità in Africa  e in Europa: un percorso di elevato  valore  da farlo diventare Vescovo di Nola. Dai brani letti è emerso il forte legame tra Paolino e Agostino, il senso di unità a Cristo e alla Chiesa a cui i loro spiriti tendevano e come la loro amicizia si nutriva del Vangelo e della gioia del comunicarsi i contenuti della fede.

S. E. ha definito la teologia di Paolino “teologia del vissuto”, sottolineando come  “in questi ultimi decenni i teologi sono pervenuti a nuove definizioni del concetto di teologia: non soltanto una teologia sistematica, di indagine intellettiva ma una teologia esperienziale e del vissuto”. Del resto lo stesso Papa emerito Benedetto XVI,  uno dei massimi teologi contemporanei,  ebbe a definire i testi di San Paolino “non trattati di teologia ma carmi ed epistolari ricchi di teologia vissuta, intrisa di Parola di Dio”.

Uditorio folto e qualificato per l’occasione: in sala un centinaio di persone, tra i quali molti accademici, come la prof.ssa Maria Nappi, il prof. Marco Corcione, ed uno stuolo di religiose del Cristo Re, a partire della Madre Generale Maria Luisa Orgiani, da suor Enzina Criscillo e sr. Elvira Minicozzi, e fra Luigi Ortaglio Ofm.

“La lectura di questa sera – ha commentato suor Enzina- è stata un esperienza davvero arricchente e illuminante circa la figura di san Paolino che,  insieme a san Felice,  è il patrono della Diocesi di Nola a cui alcune nostre comunità religiose appartengono”.  

“Una lezione di teologia – ha concluso Corcione- col carisma di portare alla base problematiche di elevatissimo valore spirituale che raramente si ha la possibilità di ascoltare e riscontrare nei teologi di professione. Dovessi dare un suggerimento all’ottimo Arcivescovo, mons. Sorrentino, sarebbe quello di spronarlo a scrivere un testo su ‘A cosa serve la teologia’ – ‘Chi sono i teologi oggi’”. Per finire, i saluti e  ringraziamenti  del prof. Nazzaro che ha annunciato l’imminente presentazione di una biografia completa di San Paolino da Nola, curata dallo stesso relatore  Sorrentino.

                                                                                                            Antonio Boccellino