Napoli. Al Tempio del Volto Santo, lectio sul “Commento alle Lettere di Paolo” di Teodoreto

LP 12-1-19 fotoProseguono gli incontri di Lectura Patrum Neapolitana, l’attività culturale – fondata nel 1980 dal compianto padre Giacinto Ruggiero e il prof. Antonio Vincenzo Nazzaro – che fa della divulgazione delle opere dei Padri della Chiesa la sua ragione d’essere. Nella serata di sabato 12 gennaio, al Tempio del Volto Santo, si è tenuto il secondo seminario dell’anno accademico 2018/2019; al centro del simposio, una dissertazione sulla figura di Teodoreto di Cirro, uno dei più importanti Padri della Chiesa d’Oriente, vissuto nel V secolo e considerato un grande teologo della Scuola di Antiochia. In particolare, sono stati letti alcuni frammenti estratti dall’opera “Commento alle Lettere di Paolo”, curata da Pierpaolo Perretti, che fa parte della Collana delle Paoline, “Lettura Cristiane del Primo Millennio”. Pubblicato nel 2017, il lavoro raccoglie le lettere dell’Apostolo e le integra con delle osservazioni.

Tempio del Volto SantoPer l’interessante argomento è salito in cattedra padre Domenico Marafioti – Preside Emerito della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – che ha tenuto una lectio magistralis soffermandosi, in via preliminare, sul contesto storico-biografico di riferimento. “Teodoreto di Cirro  – così l’accademico nell’introduzione – nasce ad Antiochia nel 393 e muore nel 460; questo Padre della Chiesa vive a cavallo tra due grandi concili ecumenici, quello di Efeso e quello di Calcedonia. La sua biografica coincide con la storia della Chiesa orientale, e risente dei dibattiti teologici in auge, in particolare quella sulla doppia natura di Cristo. Teodoreto è un autore brillante e forse per questa sua dote viene eletto Vescovo a soli 30 anni”.

“E’ un Padre della Chiesa – ha continuato Marafioti – tra i più grandi scrittori della scuola antiochena. Diverse sono le opere da lui elaborate, come il Commento alle lettere di Paolo che leggiamo oggi, composto nel 433-448; ma altri commenti, la Storia ecclesiastica, Discorsi sulla provvidenza ed altri scriti polemiciL’opera che leggiamo oggi presenta diverse peculiarità, a partire dalla sua adesione a una tradizione esegetica diversa sia da quella Alessandrina (Clemente e Origene) sia da quella latina (Agostino e Girolamo): il cristianesimo antiocheno, di cui Teodoreto fu l’ultimo autorevole esponente, è, tra quelli dell’antichità, uno dei più “positivi”.

Marafioti ha poi letto alcuni passi come il “Mistero di Cristo” (Lettere ai Filippesi), “L’amore di Dio” (Lettere ai Romani), L’amore di Cristo (Efesini), “Matrimonio e Verginità” e “Eucarestia” (Corinzi), “Diatechè” (Galati). Hanno fatto da cornice alla lectio uno stuolo di religiose dell’Istituto delle Piccole Ancelle di Cristo Re, a partire dalla Madre Generale suor Leonia Buono, la Superiora Elvira Minicozzi ed altre. Da segnalare, a margine dell’incontro nel tradizionale dibattito post lectio, i commenti del prof. Nazzaro, che ha evidenziato come “relazione breve, in maniera efficace e approfondita ed ha annunciato il tema della prossima lectio che si terrà nel pomeriggio di sabato 16 febbraio. In tale occasione, il prof. Marino Balducci – Professore di Letteratura Cristiana nella Facoltà Teologica dell’Univesrità di Stettino (Polonia) – leggerà <<Jacopo Sannazaro. Il parto della Vergine>>, opera facente parte della Corona Patrum Erasmiana-Ser. Humanistica, edita da Loescher nel 2018. Il seminario si terrà sempre presso l’Aula Magna della Casa del Volto Santo. Ricordiamo che è prevista l’attribuzione di crediti per gli Studenti della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale e per i Dottorandi dell’Università di Napoli “Federico II” che partecipano.

                                                                                        Antonio Boccellino