Napoli. Lectura Patrum Neapolitana apre le celebrazioni per la venerabilità di Padre Sosio Del Prete

Lectura Patrum ottobre 2016Ha preso il via, nel pomeriggio di sabato 15 ottobre, con un incontro di studio dedicato al Venerabile Padre Sosio del Prete, il XXXVII ciclo di Lectura Patrum Neapolitana, l’iniziativa culturale delle Piccole Ancelle di Cristo Re di approfondimento e diffusione del pensiero dei Padri della Chiesa. Un folto pubblico e una sala gremita hanno caratterizzato il meeting, svoltosi presso l’Aula Magna del Tempio del Volto Santo, per l’occasione  in collegamento video conferenza con le case di missione all’estero della Congregazione religiosa, fondata proprio dal Venerabile, insieme a Suor Antonietta Giugliano, nel 1932. Ha preceduto il  convegno la proiezione di un filmato (ben fatto) rievocativo della vita e delle opere del Venerabile.

Introduzione all’evento a cura della Madre Generale, Suor Leonia Buono, che ha ringraziato tutti quanto hanno accolto l’invito, esprimendo, in particolare, gratitudine per la presenza del dott. Elpidio Capasso, in rappresentanza del Comune di Napoli, di mons. Nunzio D’Elia, giudice delegato dell’Inchiesta diocesana di beatificazione e canonizzazione, ed altri autorevoli intervenuti.

E’ con profonda gioia – così la religiosa – che apriamo l’anno accademico delle Lecturae, una gioia che si accompagna ad emozione e commozione perché si apre ufficialmente l’anno celebrativo in onore del nostro Fondatore, dichiarato venerabile da Papa Francesco lo scorso aprile.” A seguire, Madre Cristina di Gesù Crocifisso ha declamato un Inno da lei composto dedicato ai Fondatori delle Piccole Ancelle di Cristo Re; componimento che è stato altresì cantato dal coro delle religiose sulle musiche al pianoforte di Fra Alessandro Milucci ofm. Il simposio è, poi, entrato nel vivo con i contributi dei relatori – prof. Gennaro Luongo, Direttore ASDN, prof. Ulderico Parente, biografo del Venerabile e padre Salvatore Vilardi, ofm – che, coordinati dal prof. Antonio Vincenzo Nazzaro, hanno dissertato sulla figura di questo francescano nato a Frattamaggiore nel 1885 e morto a Napoli nel 1952.

Luongo ha messo in luce il contesto storico in cui è vissuto, sottolineando come “gli ultimi due secoli hanno visto l’affermazione di un nuovo modello di santità caratterizzato da una forma di  apostolato sociale quali Cottolengo, Annibale di Francia, Santa Giulia Salzano, Padre Ludovico da Casoria”, e rimarcando altresì la presenza di un filo rosso che lega i due francescani, in particolare nell’amore verso i poveri, ed esprimendo la convinzione “sulla sua santità per la generosità verso i poveri”.

Parente si è soffermato su “una caratteristica costante è stata quella della  convinzione della santità dei fondatori da parte di componenti della Congregazione da lui fondata”, ponendo l’accento sulle caratteristiche del suo carisma “incentrato  nella contemplazione, misericordia e spiritualità” e definendolo un “Apostolo della misericordia” per il molto tempo che passava nel confessionale.

Per finire, Padre Vilardi ha tracciato un profilo sulla sua vita, ricordando come essa sia stata un’esistenza dinamica. “Aderisce all’Ordine francescano, ma diventa francescano durante il suo sacerdozio non prima. Diventa un altro Francesco come Francesco era diventato un altro Cristo. Al centro del suo apostolato c’è la musica che diventa occasione di evangelizzazione. La casa del povero è il luogo più vicino al Cielo.

Prossima tappa delle celebrazioni fissata per sabato 22 ottobre, alle ore 17:30, nel Tempo del Volto Santo: in tale occasione Sua Eminenza, l’Arcivescovo Metropolita di Napoli, Cardinale Crescenzio Sepe, officerà una solenne Concelebrazione Eucaristica e darà lettura del Decreto di Venerabilità.

                                                                                              Antonio Boccellino