Napoli. Al Volto Santo, una lectio su Taziano

Un focus sulle origini del cristianesimo, in un periodo storico in cui inizia a prendere forma la dottrina teologica che maturerà nel IV secolo. Questo in sintesi l’abstract del quinto incontro dell’anno accademico 2016/2017 della Lectura Patrum Neapolitana, un’iniziativa culturale di approfondimento del pensiero dei Padri della Chiesa, fondata dal compianto padre Giacinto Ruggiero ofm, ed attualmente curata dal Prof. emerito Antonio V. Nazzaro e da Antonietta Tuccillo, Madre emerita delle Piccole Ancelle di Cristo Re.

L’avvio della simposio, tenutosi nel pomeriggio di sabato 18 marzo presso la sala convegni del Tempio del Volto Santo, è stato dato dalla presentazione del volume di Taziano “Ai Greci” nella traduzione e presentazione di Gabriella Arangione. E’ stata la prof.ssa Teresa Piscitelli, ordinario di Letteratura Cristiana Antica nell’Università di Napoli, a relazionare su una delle prime opere patristiche nella quale Taziano contrappose al pensiero greco i fondamentali insegnamenti cristiani.

 “E’ un periodo molto bello – cosi l’incipit dell’accademico – quello del II secolo dopo Cristo in cui vengono scritti i criteri del cristianesimo.  In questa delicata fase si inserisce questo scritto che è annoverato tra i più significativi della letteratura apologetica greca sul tema dei “principi teologici” “Vengono affrontati in nuce – ha proseguito Piscitelli – vari argomenti teologici che troveranno pieno compimento qualche secolo dopo: unicità di Dio, rapporto tra Padre e Figlio, Resurrezione, ecc. per limitarci ai più importanti. Problematiche che hanno animato un dibattito all’interno della letteratura cristiana antica e che conservano, ancora oggi, con il dialogo interreligioso, tutta la sua attualità.” Piscitelli si è poi soffermata sulla cornice storica, concludendo il suo intervento sottolineando come quella di Taziano rappresenti contemporaneamente “un’opera in difesa del cristianesimo e un violento attacco alla cultura greca accusata di plagio e  di incoerenza. Un’opera che demolisce prima il pensiero greco, dimostrandone la vacuità, e ne contrappone i fondamentali insegnamenti cristiani: Dio creatore tramite il logos, resurrezione della carne, angelologia e demonologia, morale”.

Il volume, edito dalle Paoline e pubblicato nel 2015, rientra nelle “Letture cristiane antiche del primo millennio”. Taziano, ha concluso Piscitelli, si pone come araldo della verità ed è annoverato tra i Padri della Chiesa.

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Ha coordinato l’incontro il prof. Antonio V. Nazzaro che ha sottolineato come “La prof. Piscitelli ha ben mostrato l’aspetto di questo scrittore. L’opera di Taziano, infatti, è una testimonianza del formarsi, graduale e faticoso, delle dottrine teologiche che avranno pieno compimento nel IV secolo, e che saranno sancite dai vari successivi Concili che porteranno ai dogmi della nostra fede. Ora, invece, è un momento magmatico della creazione delle dottrine e sarebbe un errore leggerli con quello che è successo dopo”. Nazzaro si è poi congratulato con la curatrice del testo, la professoressa Gabriella Aragione, esperta di storia delle origini cristiane, peraltro “autrice di un’ampia e dotta introduzione, chiarificatrice di molti aspetti,  e con una traduzione più fluida delle precedenti”.

In sala, dopo la presentazione, si è tenuto il tradizionale dibattito che è stato l’occasione per fugare ai presenti alcuni dubbi. Degno di menzione, il commento del Prof. Giuseppe Balido, Docente di Filosofia e di Logica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale San Tommaso di Napoli, che ha sottolineato “Taziano fosse un autore estremamente difficile e complesso, e rappresenti una figura affascinante che, da oppositore del cristianesimo, ne diventa uno dei più strenui difensori; una sorpresa la sua perché affronta in nuce degli argomenti che saranno più chiari dopo il concilio di Nicea”. Il prof. Balido si è altresì complimentato per l’approccio filosofico e teologico della lectio magistralis di Piscitelli. Ha fatto da cornice al meeting un qualificato uditorio, con diversi professori universitari e studenti, e uno stuolo di religiose, ad iniziare dalla Madre Generale, suor Leonia Buono della Congregazione delle Piccole Ancelle di Cristo Re.

Concluderà la XXXVII edizione di quest’iniziativa culturale il prof. Manlio Simonetti, Socio Nazionale dell’Accademia dei Lincei, che sabato 20 maggio 2017 alle ore 17:00, leggerà “Pseudo-Pelagio. Il cuore indurito del faraone a cura di Giuseppe Caruso e Giovanni Marcotullio (Collana di Testi Patristici, 233). Roma Città Nuova.

                                                                                 Antonio Boccellino