Napoli. L’Arcivescovo Sepe celebra una Santa Messa di ringraziamento per la venerabilità del francescano Padre Sosio Del Prete.

L’ex Ministro Provinciale dei francescani, Fra Agostino Esposito: “Dagli spartiti musicali alla musica della carità”

Volto Santo 22-10-16Una folla di fedeli, nella serata di sabato 22 ottobre al Tempio del Volto Santo, ha accolto Sua Eminenza, l’Arcivescovo Crescenzio Sepe, giunto per ricordare la recente proclamazione di venerabilità di Padre Sosio Del Prete, un francescano dell’Ordine dei Frati Minori, avvenuta qualche mese fa.
All’evento, che rientra nelle celebrazioni organizzate dalla Congregazione delle Piccole Ancelle di Cristo Re – fondata proprio dal Venerabile e dalla Serva di Dio Suor Antonietta Giugliano, anch’ella in cammino di Santità – hanno preso parte ben quattro presuli: mons. Tommaso Caputo, mons. Enrico dal Covolo, mons. Bruno Forte e Mons. Angelo Spinillo, Vescovi tutti variamente legati alla Congregazione; uno stuolo di francescani, a partire dal Ministro Provinciale Padre Carlo D’Amodio; e una larga rappresentanza di sacerdoti diocesani e di religiose dell’istituto. Presenti anche numerose autorità civili e militari, a partire dal Dott. Marco Antonio Del Prete, Sindaco di Frattamaggiore, città natale del Venerabile.

padre sosio del preteDurante la solenne Celebrazione Eucaristica di ringraziamento, presieduta dal porporato napoletano, è stato letto il Decreto promulgato, lo scorso 26 aprile 2016, dal Cardinale Angelo Amato: un Atto della Congregazione delle Cause dei Santi con il quale sono state riconosciute a Padre Sosio le “virtù cristiane in modo eroico” dichiarandolo venerabile; un “titolo” che apre la strada che porta alla beatificazione e alla canonizzazione.
Un lungo e sentito battere di mani di una partecipatissima assemblea – oltre un migliaio i fedeli presenti, di cui molti all’impiedi – ha sottolineato il momento; un particolare che non è sfuggito a Sua Eminenza: “Questa vostro applauso – così l’incipit della sua omelia – manifesta la gioia della Chiesa, in particolare quella di Napoli, perché è stato riconosciuto a questo suo figlio, Padre Sosio Del Prete, morto a Napoli, l’eroicità delle virtù. E’ la Santità della Chiesa universale che si arricchisce, e a questa corona di santi, beati, venerabili e servi di Dio viene innestata un’altra gemma. Ecco spiegata la nostra gioia. Sentirsi noi perché ognuno di noi chiamato ad essere santi si sente incoraggiato vedere come il Signore opera le meraviglie della Sua grazia in questi uomini e donne”.
Il Cardinale è poi passato ad omaggiare gli intervenuti, ad iniziare dai Vescovi, spiegandone, per ognuno i motivi della vicinanza con il Venerabile e con la Congregazione del Cristo Re, sottolineando l’importanza dell’avvenimento per la Chiesa di Napoli: “La città di Napoli, pure essendo afflitta da tanti mali, presenta un maggior numero di candidati alla Santità. E questo è un motivo di grande gioia”, spiegando cosa significa santità, definendola come “un incontro con Dio, e la regina di tutte le virtù, è la forza che spinge alle azioni, che si manifesta” e come “ la fiamma che brucia tutte le cose cattive”
A seguire è entrato nel vivo dell’omelia, partendo dalle letture e dal Vangelo del giorno, la bella pagina dell’Evangelista Luca (cap. 18) del Pubblicano e del Fariseo che si rapportano a Dio.
“Il Vangelo ci mostra due diversi atteggiamenti nei confronti del Dio. C’è la supplica dell’orfano, ce il lamento della vedova, quello di persone che si sentono emarginati, disprezzate. Si mettono davanti a Dio e pongono a lui tutta la loro fiducia. E l’altro atteggiamento. Quello di chi sta in piedi, a testa alta. E quasi pretende di essere perdonato perché lui compie le opere, quelle opere che sono le prescrizione della legge. Ma lo stile di Dio, la logica di Dio che non è quella dell’uomo. Le persone arroganti, le persone egoiste, le persone non rispettose degli altri perché pensano di dominare, di sopraffare, di offendere gli altri. La vera miseria non è quella materiale, ma è quella del cuore, della mente, quella dell’anima. La vera miseria è il peccato”.
Concludendo il suo commento sui passi delle Scritture, raccordandosi con l’apostolato e il carisma di Padre Sosio, legato a doppio filo agli anziani e ai poveri, o come amava egli stesso definirli “i figli del popolo”. “E’ quello che ha fatto il nostro fratello Sosio. Secondo me ha voluto incarnarsi, anche nel nome, scegliendone il più diffuso nella sua città. Dotato di doti musicali, forse poteva diventare un grande direttore di orchestra. Ma cosa accade nella sua vita? Ad Afragola, incontra una povera vecchia, sofferente, e legge in questa donna il Volto di Cristo sofferente. Ed il momento della sua conversione alla carità. E comincia a darsi ai poveri, ai bambini. E che diventa ancora più grande quando conosce Antonietta Giugliano e insieme si sentono di fare opere di carità”.

Padre Sosio Del Prete - Fondatore delle Piccole Ancelle di Cristo Re

Padre Sosio Del Prete – Fondatore delle Piccole Ancelle di Cristo Re

A seguire, il saluto della Madre Generale, Suor Leonia Buono, che ha così sottolineato la giornata: “E’ con viva e profonda commozione che ringrazio tutti ed ognuno per la vostra presenza in questo tempio dedicato al Volto Santo, con la nuova cornice del ciclo iconografico realizzata del maestro Angelo Vaccarella. La vostra presenza è un segno consolante di stima ed amicizia. Condividete con noi la nostra gioia, la Dichiarazione di Venerabilità del nostro Fondatore. Vorrei poter esprimere la piena dei sentimenti che si riversano nel mio animo. E’ immensa la gratitudine a Dio per il nostro Venerabile che ha esercitato le virtù cristiane con la piena donazione di se”.
Dopo il saluto della religiosa c’è stato un commovente abbraccio con Sua Eminenza a sottolineare l’importanza del significato dell’avvenimento.
Non sono mancati anche apprezzamenti dei fedeli, accorsi in maniera numerosa. Come quelli della Comunità di Sant’Antonio di Afragola, guidati dal Rettore Padre Marcello Pronestì, che ha così commentato: “Abbiamo fatto un pullman da Afragola proprio perché Padre Sosio è di casa di Afragola. Speriamo che si ripetono questi avvenimenti perché è anche una spinta per noi ad essere sempre imitatori di queste figure di Santità”.
E il saluto dell’ex Ministro Provinciale, Fra Agostino Esposito, presente all’evento insieme a tanti seguaci del Poverello di Assisi, anch’egli emozionato per l’evento: “Oggi è una tappa fondamentale per la famiglia francescana e le suore. Padre Sosio un frate che si è santificato, non soltanto attraverso la musica sacra, ma donandosi ai poveri in un momento storico difficile dell’Italia e anche della nostra Napoli. E ha cercato di passare dagli spartiti musicali alla musica della carità, andando soprattutto incontro a tutti quelli che ne avevano bisogno soprattutto gli orfani e gli anziani. Ha composto un nuovo canto, quella della carità.”

                                                                                                                Antonio Boccellino