Pasqua di Resurrezione

Da alcuni scritti del Rev.do  P. Mario Folliero o.f.m

“Un Seme di Speranza”

“Era un sabato e il silenzio calò sulla terra.
Cristo dormiva nel sepolcro nel giorno in cui tutto Israele ripo­sa e si astiene da ogni lavoro.

Ma come può riposare l’uomo di fronte al Dio che piange la morte del Figlio? Come può riposare l’uomo davanti alla tomba che tiene prigioniero il Cristo redento­re?

 Cristo RisortoL’uomo non può riposare, non può fermarsi, non può smettere di cercare. L’uomo riposerà solo in Dio, alla fine. Ecco perché la Pasqua, passaggio per Israele nel deserto, passaggio per ognuno di noi, è un’esplosione di vita. La nostra gioia e la nostra speranza sono dunque più forti e più potenti delle prove che gli uomini di cattiva volontà vogliono imporre alla nostra esistenza.

Viviamo tempi difficili, è vero, ma questi sono tempi di grazia e non di disperazione. Sono tempi nei quali si fa l’incontro con la santità di Dio che ci insegna le sue strade per risolve­re i nostri problemi e i nostri contrasti per mezzo dello Spirito riversato nei nostri cuori (cf. Rm 5,5) grazie al quale acquisiamo la forza per vincere il male con il bene.
Il male, specie della nostra Città, è il sangue sparso, è la persona umana disprezzata e sottoposta all’umilia­zione e alla paura, è l’imposizione della violenza e quindi l’insicurezza. Il male, però, può trionfare definitivamente soltanto se l’uomo perde la fiducia, se si spegne in lui quella voce interiore che annuncia un’altra Verità e sug­gerisce una prospettiva nuova.

In un orizzonte più vasto l’ultima parola è del bene, anche quando il male uccide, perché la morte non è più l’ultimo confine dell’uomo. Oltre la morte, che è sconfitta, sta una dimensione spirituale che ci accompagna nella vita ma soltanto al suo compimento ci assorbe interamen­te. Oltre la morte si avrà il giudizio su tutto il male che ognuno di noi ha conosciuto e, per quanto misericordio­so, esso ricomporrà le cose secondo una giustizia vera.
La Pasqua significa il passaggio dalla morte alla vita, dalla schiavitù alla libertà.

Nella Notte santa impegniamo­ci a pregare e ad operare per la propria ed altrui libertà, per il nostro passaggio e degli altri dalla morte alla vita. 
Questa è la buona notizia che nasce dalla risurrezio­ne del Signore e che dobbiamo testimoniare a tutti con la nostra vita.
Vivere da risorti significa non scoraggiarci mai, perché il male può essere vinto, ogni forma di ingiu­stizia e di violenza superata, la stessa sofferenza diven­tare via di salvezza, come è stata quella di Gesù. 

Mi piace vedere nella corsa al sepolcro di Maddalena, di Giovanni e Pietro la corsa della nostra Comunità par­rocchiale: i bambini e i giovani che corrono veloci per incontrare il Signore risorto e precedono gli adulti e gli anziani. Mi piace però pensare che sia importante entra­re tutti insieme, uniti, nel sepolcro vuoto per vedere e cre­dere. Così la nostra Comunità parrocchiale, ogni singolo cristiano, diventa seme di Speranza, che non muore mai”.

Questa meditazione, che il Rev.do Padre Mario Folliero ebbe modo di scrivere alcuni anni fa, è in piena sintonia con l’Augurio che il Papa Emerito Benedetto XVI ci ha lasciati nella sua ultima Pasqua da Pastore della Chiesa Universale, vi riproponiamo, di seguito, il pezzo che fa riferimento proprio alla Speranza:

“L’annuncio della Pasqua si espanda nel mondo con il gioioso canto dell’Alleluia. Cantiamolo con le labbra, cantiamolo soprattutto con il cuore e con la vita, con uno stile di vita “azzimo”, cioè semplice, umile, e fecondo di azioni buone. “Surrexit Christus spes mea: / precedet vos in Galileam – Cristo mia speranza è risorto e vi precede in Galilea”. Il Risorto ci precede e ci accompagna per le strade del mondo. È Lui la nostra speranza, è Lui la pace vera del mondo. Amen”!

La Voce del Santo Augura a tutti gli Amici del sito una BUONA E SANTA PASQUA 2014!
Cristo è Risorto Alleluia Alleluia, è veramente Risorto Alleluia Alleluia!