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Pozzuoli: unica Diocesi senza Cattedrale

affresco raffigurante il martire San Procolo

La Chiesa che è in Pozzuoli (Campania), dopo Roma, è tra le più antiche dell’occidente, infatti, il Libro degli Atti degli Apostoli, racconta, al capitolo 28, versetti 13 e 14, che l’apostolo Paolo in viaggio da Reggio verso Roma, sostò in città accogliendo l’invito di alcuni fedeli del luogo, e, si trattenne, con loro, una settimana. La città aveva anche un Vescovo, citato da Paolo nella lettera ai Romani (capitolo 16, versetto 14), anche se la serie dei vescovi storicamente documentate inizia dal 372 con il Vescovo Fiorenzo. Tra i primi martiri della sua chiesa si ricordano Acuzio, Eutiche e il Diacono Procolo, attuale Patrono della città e della Diocesi. La chiesa puteolana, dal 2005, è retta da Sua Ecc.za Mons. Gennaro Pascarella e ha oltre 500 mila fedeli, 69 parrocchie, 91 sacerdoti diocesani, 51 sacerdoti religiosi, 160 religiose e 32 Diaconi permanenti. È una Chiesa molto attiva e apparentemente sembrerebbe non avere alcun problema, e, invece, si trova ad essere priva della sua cattedrale.

La chiesa cattedrale, dedicata ai Santi martiri Gennaro, Vescovo di Benevento, e  Procolo, suo diacono, sorge sul luogo ove erano edificati i tempi dedicati a Giove e agli Imperatori romani. Pur avendo subito numerosi rimaneggiamenti, la ricostruzione e l’ampliamento del duomo iniziò nel 1636 e terminò nel 1647, il progetto fu realizzato dall’architetto Bartolomeo Picchiatti con la consulenza di Cosimo Fanzago. La navata centrale, con cappelle laterali, fu arricchita da tele dei migliori artisti dell’epoca: Artemisia Gentileschi, Giovanni Lanfranco, Cesare Fracanzano, Luca Giordano, Agostino Beltrano, Massimo Stanzione. La sala Capitolare riproduce, con affreschi, la serie dei Vescovi di Pozzuoli fino al 1732. La cattedrale, dichiarata monumento nazionale con regio decreto del 21 novembre 1940, è Basilica Minore dal 25 novembre del 1959.

Dopo pochi anni, di apparente tranquillità, il 16 maggio del 1964, la struttura è stata irrimediabilmente danneggiata da un incendio, le tele superstiti furono, quindi, trasferite nei musei napoletani di Capodimonte e di San Martino e il luogo sacro fu chiuso.  Da quel momento la cattedra è stata trasferita alla Chiesa di Santa Maria della Consolazione. Solo nel 1968 ebbero inizio i lavori di restauro, ma le enormi difficoltà finanziarie e il continuo bradisismo del Rione Terra, hanno determinato, nel maggio del 1979 l’interruzione dei lavori. La chiesa Cattedrale fu, poi, anche danneggiata dal terremoto del 23 novembre 1980 e un’ulteriore accentuazione del fenomeno di bradisismo ha determinato l’abbandono dell’intero Rione. Nel 2003 è stato bandito un Concorso Internazionale di progettazione del restauro del Tempio Duomo di Pozzuoli. Il progetto prevede che il monumento religioso tornerà a costituire un unico con il Tempio di Augusto, e finalmente potranno essere ripristinate le funzioni liturgiche. Nel mese di ottobre 2012, al Rione Terra, dagli archeologi, sono state rinvenute cinque stanze affrescate, risalenti al I sec. avanti cristo, questa scoperta, di interessante valore storico, evidenzia la necessità di rivalutare, quanto prima, il luogo. Se non ci saranno intoppi burocratici e problemi finanziari, potrebbe essere riaperto, almeno in parte,  nell’ottobre di quest’anno.