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Afragola. Inaugurata una statua a Don Gabriele Laudiero

L’opera, realizzata dal maestro Domenico Sepe di Afragola, mostra l’indimenticato parroco del rione San Marco con due bambini.

Un complesso scultoreo per ricordare don Gabriele Laudiero (Afragola 1929-1977), indimenticato parroco di San Marco Evangelista che, negli anni del suo mandato pastorale alla guida di San Marco, dal 1963 al 1977,  ha fatto dell’apostolato della formazione dei bambini e dei giovani la ragione della sua esistenza.  Una folla di fedeli, e grande commozione dei parrocchiani che lo hanno conosciuto, ha assistito alla cerimonia di inaugurazione, tenutasi nella mattinata di domenica 4 maggio presso piazza San Marco.

Statua Don Gabriele Laudiero

Statua Don Gabriele Laudiero

L’opera – una gruppo scultoreo in bronzo che ritrae, in dimensioni naturali e privo di basamento, don Gabriele con due bambini (simbolo dell’oratorio e dell’educazione) – è stata realizzata dal maestro scultore Domenico Sepe, richiedendo oltre tre mesi di lavoro, ed è stata finanziata dall’Amministrazione comunale. A scoprire il velo del monumento ci hanno pensato  don Peppino Delle Cave, attuale parroco di San Marco e continuatore dell’opera evangelizzatrice  di don Gabriele, insieme al primo cittadino afragolese onorevole Domenico Tuccillo. All’evento erano presenti anche alcuni consiglieri comunali, a partire da Nicola Petrellese (tra i promotori dell’iniziativa, insieme a Carmine Cerbone della Pia Unione)  e Camillo Manna del quartiere San Marco.  

Don Peppino, dopo una solenne celebrazione eucaristica officiata nella chiesa di S. Marco all’Olmo, ha benedetto l’opera, e recitato con in sottofondo il suono delle campane a festa,  il rito della benedizione con l’aspersorio. Sono contento di quest’iniziativa – ha affermato don Peppino intra missamche è partita da alcuni fedeli in particolare Carmine Cerbone e Nicola Petrellese. E’ il giusto tributo ad un grande sacerdote. Ringraziamo la Chiesa per averci donato questo mirabile sacerdote che  ha avvicinato a Cristo, attraverso il catechismo e l’oratorio, nel solco degli ideali di San Giovanni Bosco, intere generazioni di fanciulli che ancora oggi lo ricordano per la sua straordinaria opera evangelizzatrice. Non a caso l’oratorio parrocchiale è dedicato a San Domenico Savio.  Dobbiamo essere fiere di aver avuto come parroco don Gabriele ed imitarne le sue virtù”.

Gli ha fatto eco, la fascia tricolore,   che ha sottolineato come l’amministrazione comunale sia concretamente vicina alla comunità di San Marco, affermando come “siamo felici, dopo aver restituito recentemente piazza San Marco alla città con interventi di restyling di ricordare questo sacerdote che ha formato intere generazioni di ragazzi”.

DSC01813Per finire, il maestro Domenico Sepe,  ha ringraziato tutti i presenti, spiegando alcuni dettagli tecnici relativi alla scultura. “Nel realizzare l’opera – ha dichiarato l’artista – ho cercato, nel racconto di chi lo ha conosciuto, quegli elementi che caratterizzano la sua espressione: gioia, generosità,  solidarietà e soprattutto carità.  I due bambini che lo circondano, hanno un importante ruolo nel gruppo scultoreo: la bambina gioiosa che indica la “strada” verso il futuro,  la speranza…il dito rivolto verso la chiesa e l’oratorio. Il bambino imbronciato,  rappresenta la funzione educativa dell’oratorio, espressa nella gestualità di Don Gabriele che lo invita con dolcezza a recarsi verso l’oratorio”.

                                                                                                             Antonio Boccellino