Di seguito trascriviamo l’inno che i francescani, religiosi e terziari, cantavano al serafico loro “santo padre” Francesco. Un bel canto che, negli anni quaranta del XX secolo era diffusissimo e che, purtroppo, oggi, è andato in disuso!
Salve, Francesco, o nostro Padre Santo, che fosti specchio di purezza e amor, Tu rinunciando ogni terreno incanto, più grande fosti innanzi al tuo Signor.
rit.: O Serafin Francesco, Araldo del gran Re, mostra di nuovo ai popoli la via di Cristo in te.
In pura, santa e celestiale ebbrezza, chiamasti tua Signora, Povertà: l’amor divino fu sola tua richezza, Cristo tua gloria e tua felicità.
rit.: O Serafin Francesco, Araldo del gran Re, mostra di nuovo ai popoli la via di Cristo in te.
Rapiti e accesi dalla tua parola tutti anelavan l’orme tue seguir: tre Ordini fondasti allor, che scuola sono e palestra il ciel a conseguir.
rit.: O Serafin Francesco, Araldo del gran Re, mostra di nuovo ai popoli la via di Cristo in te.
L’appassionato Rdentor le istesse stimmate sue d’amore e di dolor nel cor, nei piedi, e man t’impresse, te rivelando Serafin d’amor.
rit.: O Serafin Francesco, Araldo del gran Re, mostra di nuovo ai popoli la via di Cristo in te.
Morte s’appressa: un canto di vittoria, alzi all’Eterno, presso al tuo morir, ma la tua patria pria che il cielo in gloria brami vedere ancora e benedir!
rit.: O Serafin Francesco, Araldo del gran Re, mostra di nuovo ai popoli la via di Cristo in te.
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