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Sant’Antonio di Afragola, trenta anni fa, mi ha salvato la vita

sant'antonio di afragolaAncora una volta, sulla pagina Facebook dei fedeli di Sant’Antonio di Afragola, ci arriva il racconto di un evento soprannaturale avvenuto per intercessione del grande Taumaturgo. Una storia che mi ha emozionato nel profondo e che voglio condividere con tutti voi.
Ci ha scritto Carla, una donna di 37 anni di Afragola, che ci ha raccontato quanto segue.
La notte del 16 luglio del 1985, quando aveva solo 7 anni, d’improvviso iniziò a sentire dei forti dolori alla pancia, delle fitte così forti che subito i genitori chiamarono il medico che, non riuscendo a comprendere di cosa si trattasse, decise per l’immediato ricovero in Ospedale. Restò in quella condizione per oltre 3 mesi, e le continue e diverse analisi non davano una soluzione al problema. Intanto il dolore cresceva, diventava insopportabile, e lei in preda a quelle atroci sofferenze si rannicchiava come un polito. I medici, dopo poco, chiamarono in disparte i genitori di Carla avvertendoli che la situazione era ormai compromessa, potevano portarla a casa e attendere con lei il sopraggiungere della morte, avevano un responso, e questo non era dei migliori, aveva una pancreatite acuta cronica e loro non sapevano come curarla. Tornata a casa, iniziò ad aver bisogno dell’ossigeno e dalla bocca sputava saliva mista a sangue, i parenti si alternavano al suo capezzale attendendo il suo ultimo respiro. Ma qualcosa di soprannaturale accadde, la madre di Carla fece voto a Sant’Antonio per la guarigione della figlia, e lei, pur non avendolo sognato, ha sempre saputo che fu salvata per sua intercessione. D’improvviso si svegliò invocando il nome della mamma, portata d’urgenza all’ospedale Santobono i medici attestarono si trattava di un miracolo, Carla era guarita senza una ragione scientificamente spiegabile. Per adempiere il suo voto la madre di Carla chiamò Antonio il figlio che nacque dopo pochi mesi e, nell’avvicinarsi della Festa di Giugno, vestì Carla da “munacella di Sant’Antonio” portandola in giro a fare la questua che, poi, donò per le opere di carità del Santuario di Afragola. 
Carla ci ha raccontato questa storia, e ha voluto che fosse condivisa con tutti i fedeli del Santo, perchè pubblicamente vuole rendere Grazie al Taumaturgo di Afragola Suo e NOSTRO potente intercessore.
VIVA SANT’ANTONIO patrono dei sofferenti!!!
                           G.R.