Napoli. Il Cardinale Sepe celebra una Santa Messa di ringraziamento per la venerabilità di Madre Antonietta Giugliano

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Una folla di fedeli, nella serata di sabato 15 giugno al Tempio del Volto Santo, ha accolto Sua Eminenza, l’Arcivescovo Crescenzio Sepe, giunto per ricordare la recente proclamazione di venerabilità di Madre Antonietta Giugliano (1909-1960), la fondatrice, insieme a Padre Sosio Del Prete, della Congregazione delle Piccole Ancelle di Cristo Re, che ha fatto dell’assistenza agli anziani e ai bambini i cardini della sua esistenza.

All’evento, che rientra nel programma degli eventi celebrativi organizzati dalle Piccole Ancelle, hanno preso parte i presuli, mons. Tommaso Caputo, Arcivescovo di Pompei, e mons. Enrico dal Covolo, vescovo di Eraclea; sull’altare anche l’abate della Badia di Cava don Michele Petruzzelli. Hanno concelebrato uno stuolo di francescani, a partire dal Ministro Provinciale dei frati minori, padre Carlo D’Amodio, e una larga rappresentanza di sacerdoti diocesani e di religiose dell’Istituto. Molte le autorità civili presenti, tra le quali anche l’Ambasciatore dell’Indonesia presso la Santa Sede, il Signor Antonius Agus Sriyono.

Durante la solenne Celebrazione Eucaristica di ringraziamento, presieduta dal porporato napoletano, è stato letto il Decreto promulgato, lo scorso 21 dicembre 2018, dal Cardinale Angelo Becciu: un Atto della Congregazione per le Cause dei Santi con il quale sono state riconosciute a Madre Antonietta Giugliano le “virtù cristiane in modo eroico” dichiarandola venerabile; un “titolo” che apre la strada che porta alla beatificazione e alla canonizzazione.

Dopo tale dichiarazione, è stata la volta dell’omelia del Cardinale che ha salutato i presenti. A seguire, è entrato nel vivo dell’omelia, partendo dalle letture e dal Vangelo del giorno (Gv 16, 12-16). “Oggi festeggiamo la Santissima Trinità– così il Principe della Chiesa napoletana nel suo incipit– la solennità che ci ricorda il mistero fondamentale della nostra esistenza. Quello che Cristo ci ha rivelato, quanto fattosi uomo, ci ha mostrato il Padre che lo ha inviato”.

Madre Antonietta Giugliano - Fondatrice Piccole Ancelle Cristo Re

Madre Antonietta Giugliano – Fondatrice Piccole Ancelle Cristo Re

L’Arcivescovo si è poi raccordato con la figura di Madre Antonietta, tracciando un suo breve profilo autobiografico: “Diventa orfana a 5 anni. Decide da New York di tornare ad Afragola Qui comincia la sua vita cristiana presso le Suore della Carità di Regina Coeli. L’importanza dell’educazione durante l’infanzia”, attualizzandone l’importanza e sottolineando come “senza una salda formazione, si diventa preda del maligno e del male. Madre Antonietta cresce, cerca di assimilare quei valori umani e cristiani.” Ha tratteggiato, poi, i capisaldi del suo carisma, specificando come “il Santo Padre ha riconosciuto le sue virtù eroiche perché fin dall’inizio ha vissuto la Fede, perché l’ha assimilata, la Speranza, perché non si è fermata ai solo orizzonti umani della sua esistenza aprendo nuovi orizzonti. E la carità, che ci concretizza verso il prossimo, di chi ha bisogno”.L’Arcivescovo, ha poi, sottolineato gli esempi che ha avuto la Venerabile, ad iniziare da Santa Teresina del Bambin Gesù, e le letture, tra cui la Bibbia e l’Imitazione di Cristo.

Concludendo l’omelia, rivolgendosi alla Madre Generale, presente all’evento con un augurio: “ Madre Generale a lei e a tutte le consorelle, le più belle benedizione del Signore, perché possiate crescere e diffondere il carisma della vostra fondatrice i vostri fondatori nel mondo intero e possa regnare Cristo nel cuore di tutti gli uomini. Dio vi benedica”.

A seguire, il saluto della Madre Generale, Suor Leonia Buono, che ha così sottolineato la giornata: “Il 22 ottobre 2016, abbiamo già vissuto e condiviso l’emozione della Dichiarazione di Venerabilità del nostro Fondatore, il francescano padre Sosio Del Prete. Oggi, questa gioia profonda si rinnova ed amplifica per il riconoscimento della pratica eroica delle virtù della nostra Fondatrice, Madre Antonietta Giugliano.” La religiosa ha poi esternato la sua gioia e “gratitudine a Dio per il dono di Madre Antonietta che, con la sua Grazia, ha esercitato tutte le virtù cristiane con la piena donazione di se stessa alla vocazione ricevuta. Il suo carisma, generato in sintonia col Fondatore, e la sua testimonianza di donna forte, volitiva, semplice, laboriosa, innamorata di Cristo sono molto vivi nel nostro Istituto”.  Madre Leonia ha concluso il suo intervento sottolineando come “la dichiarazione di Venerabilità rappresenti il punto di arrivo di un lungo cammino, frutto dell’impegno di molte persone che hanno lavorato per la causa”, e ringraziando “quanti hanno reso possibile questo traguardo, a partire dal compianto Fra Luca De Rosa che ha avviato i lavori, il Postulatore padre Giovangiuseppe Califano, e mons. Nunzio D’Elia, giudice delegato.”. Dopo il saluto della religiosa c’è stato un commovente abbraccio con Sua Eminenza a sottolineare l’importanza del significato dell’avvenimento.

Le celebrazioni per la venerabilità di Madre Antonietta proseguiranno con altre tappe: a partire da quella programmata per sabato 19 ottobre ad Afragola al Teatro “Gelsomino”, dove alle 18:00 si terrà un recital sulla figura della Venerabile.

                                                                   Antonio Boccellino