Napoli. Al Tempio del Volto Santo, lectio su Gregorio Nazianzeno

Proseguono gli incontri di Lectura Patrum Neapolitana, l’attività culturale – fondata nel 1980 dal compianto padre Giacinto Ruggiero e il prof. Antonio Vincenzo Nazzaro – che fa della promozione e divulgazione delle opere dei Padri della Chiesa la sua ragione d’essere. L’ultimo seminario, svoltosi nella serata di sabato 21 aprile al Tempio del Volto Santo, è stato un focus sulla figura di Gregorio Nazianzeno, uno dei più importanti Padri della Chiesa d’Oriente: in particolare, sono stati letti due dei suoi componimenti poetici estratti dall’opera “Tra autobiografia e teologia”, curata da Antonella Conte, presente nella raccolta “Poeti Cristiani”, pubblicata lo scorso anno dalla casa editrice ETS di Pisa.

thumbnail_LP 21-4-18_2E’ salito in cattedra il prof. Roberto Palla – Ordinario di Letteratura cristiana antica dell’Università di Macerata e Presidente di numerosi sodalizi culturali, tra cui la Consulta Universitaria di Letteratura cristiana antica – che ha tenuto una lectio magistralis soffermandosi, in via preliminare, sul contesto storico-biografico di riferimento. “Siamo nel 372 – così l’incipit dell’accademico – e Gregorio viene nominato vescovo di Sasima, ma non assunse mai questa carica a causa dei contrasti fra ariani ed ortodossi e, dalla morte del padre, si occupò di dirigere la chiesa di Nazianzo.  Il componimento che leggiamo parla del suo stato d’animo a causa dei sentimenti di invidia che animano i suoi detrattori.” “E’ un Padre della Chiesa – ha continuato Palla – tra i più studiati negli ultimi tempi. I brani che abbiamo letto oggi non hanno caratteristiche eminentemente teologiche, ma fanno parte dei testi autobiografici. Usando una terminologia coniata dai Padri Maurini sono dei carmi che rientrano nella poemata de se ipso, cioè che parlano di se stesso, classificazione contrapposta a quella ‘quae spectant ad alios’. Anche nei carmi de se ipso, tuttavia, come in quelli dottrinali, è sempre presente il fine didascalico volto comunque all’edificazione del cristiano”.

Gli ha fatto eco la curatrice del testo, Antonella Conte, presente all’evento, che ha positivamente commentato la serata: “Ho studiato quest’autore negli anni del mio dottorato all’Università di Catania. Fa parte della collana “I poeti cristiani” E’ tra i principali rappresentanti della poesia cristiana, è un ponte tra la cultura classica e quella cristiana”.

Volto Santo CapodimonteHanno fatto da cornice alla lectio uno stuolo di religiose dell’Istituto delle Piccole Ancelle di Cristo Re, a partire dalla Madre Generale suor Leonia Buono, la Superiora Elvira Minicozzi ed altre. Da segnalare, a margine dell’incontro nel tradizionale dibattito post lectio, i commenti del prof. Nazzaro, che ha evidenziato come “il teologo per eccellenza si esprime in poesia e non in prosa, e come in Gregorio vengano fuori le sue qualità poetiche”, rileggendo alcuni frammenti del carme che ne dimostravano tali qualità liriche nei versi 65: “(…)non ignoravo Giona, che tentò di sfuggire alla parola di Dio, ma fu raggiunto dalla tempesta, dalla sorte, dall’animale, dal ventre, dal rigetto (…)”. Nazzaro ha infine letto un inno di Cristina di Lagopesole dedicato a questo Santo e Dottore della Chiesa la cui memoria liturgica si celebra il 2 gennaio.

Degna di nota anche l’osservazione di Carmelo Crimi, ordinario di civiltà bizantina nell’Università di Catania, in prima fila al meeting, che ha sottolineato come “quello di Gregorio sia un linguaggio difficile da cogliere. E’ una superficie fatta di parole e di immagini che una lettura veloce non coglie. Gregorio appartiene alla categoria di scrittori che non scrive in maniera semplice, ma volutamente complicata, il loro uditorio doveva decriptare.. E’ un Padre della Chiesa di difficile interpretazione la cui lettura richiede esperienza, studio e dedizione”.

La prossima lectio, che chiuderà il XXXVIII anno accademico del sodalizio culturale, si terrà nel pomeriggio di sabato 26 maggio: in tale occasione, la prof.ssa Emanuela Prinzivalli leggerà, in luogo del prof. Manlio Simonetti, recentemente scomparso, <<Origine, “Omelie a Ezechiele”>> (opera omnia di Origine 8) edita da Città Nuova nel 2016. Il seminario si terrà sempre presso l’Aula Magna della Casa del Volto Santo. Ricordiamo che è prevista l’attribuzione di crediti per gli Studenti della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale e per i Dottorandi dell’Università di Napoli “Federico II” che partecipano.

                                              Antonio Boccellino