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Afragola. Folla di fedeli alla Festa di S.Marco per il cardinale Sepe.

L’arcivescovo ha benedetto il busto reliquiario del maestro Gaetano Cocco e una nuova statua del Santo Evangelista.

Il Cardinale Sepe nella medioevale chiesa di San Marco in Sylvis ad Afragola (Na)

Il Cardinale Sepe nella medioevale chiesa di San Marco in Sylvis ad Afragola (Na) in un momento della celebrazione eucaristica

Mamma mia, quanta folla! Non ho mai visto una testimonianza di fede così grande”. Sono le parole che l’amato porporato napoletano, Crescenzio Sepe,  ha esclamato appena giunto ad Afragola, nel pomeriggio dello scorso 25 aprile, per celebrare la Santa Messa Pontificale in onore di S. Marco Evangelista.

Officiata all’interno del medioevale complesso monumentale di S. Marco in Sylvis, risalente al 1179, la Santa Messa è stata concelebrata da mons. Domenico Felleca, dal parroco don Peppino Delle Cave e da don Raffaele Tuccillo.

Bella e toccante l’omelia dell’Arcivescovo: “La fede è vivere Gesù Cristo tutto il giorno come una mamma che si sacrifica, lavora e prega per i propri figli e per il marito. Pure seguendo le tradizioni popolari della festa dell’Evangelista, testimoniate una fede adulta e robusta comportandovi come ‘pietre vive’ di questa Vostra Basilica di S. Marco in Sylvis che mi ricorda la mia cattedrale normanna di Aversa”.

Al termine della liturgia, accompagnato dal suono delle campane a feste e dalle musiche della banda, il Cardinale si è recato in processione con l’aspersorio, passando a stento tra un fiume di fedeli che ne impediva il passaggio, sul sagrato della chiesa per il rito della benedizione: acqua benedetta per il busto reliquiario, realizzato dal maestro dottor Gaetano Cocco, e sulla nuova statua in vetroresina prodotta dalla ditta Cim Italia per il Santo.  Tra la folla festante, l’onorevole Pina Castiello, il sindaco facente funzione prof. Antonio Pannone e l’assessore Raffaele Fusco, il consigliere comunale Angelo Boemio e tanti altri. E la guardia di onore – unione formata da professionisti, medici devoti al Santo Protettore – i cui fedeli hanno tutti indossato il mantello di S. Marco, i cui colori rosso, oro e verde, come lo stesso cardinale ha ricordato nell’omelia, ricordano, rispettivamente, “il sangue del martirio, la potenza della predicazione e la speranza per il futuro”.

Busto Reliquiario di San Marco Evangelista ad Afragola

Busto Reliquiario di San Marco Evangelista custodito nella Chiesa di  Afragola

Da segnalare la presenza anche di altri prelati che hanno omaggiato San Marco: come i Vescovi Ausiliari della Diocesi di Napoli, mons. Lucio Lemmo e Antonio Di Donna, rispettivamente, alla vigilia della festa e nella mattinata del 25: in particolare, il presule Di Donna ha celebrato,  nella chiesa dell’Olmo, una Solenne Eucarestia sottolineando  come “la comunità di San Marco  ha trasmesso le radici della Fede in quel tempio normanno di S. Marco in Sylvis che è da considerarsi, per la chiesa di Afragola,  la chiesa Madre e ancora la Chiesa matrice dei fedeli afragolesi”.

Perfetta riuscita, in sintesi, dei festeggiamenti che si deve non solo alla devozione verso il Santo Patrono da parte dei fedeli,  ma (anche) all’entusiasmo e alla dedizione del parroco don Peppino Delle Cave   instancabile animatore di tante iniziative tutte protese all’evangelizzazione di uno dei quartieri più popolosi della città- insieme alla  Pia Unione, storica associazione cattolica che si occupa dell’organizzazione della kermesse e quest’anno e di “Cuore Azzurro San Marco”, una nuova compagine di fedeli che evangelizzano, per mezzo del calcio,  in ambito parrocchiale.

Una bella festa – ha concluso radioso il parroco. – Oggi abbiamo scritto  una pagina di storia per la nostra comunità. Ringrazio il cardinale arcivescovo Crescenzio Sepe, i vescovi ausiliari mons. Antonio Di Donna e Lucio Lemmo per la loro vicinanza. Abbiamo dato insieme una testimonianza di fede e di evangelizzazione. Infine, sento il dovere di esprimere la mia gratitudine per alcuni munifici benefattori, quali il dott. Gaetano Cocco, la ditta Domenico Mosca, la dott.ssa Elvira Salzano e l’architetto Gennaro Fico, e i tanti altri fedeli che, nel silenzio e raccoglimento, ne  hanno consentito questo trionfo della fede.”

La kermesse proseguirà nel pomeriggio di oggi, sabato 4 maggio,  con la processione con il simulacro di S. Marco e Sant’Espedito per le strade del rione Saggese (tutte le traverse fino a Casalnuovo), con breve sosta nella Stazione Missionaria “Santa Restituta” in via Saggese, e si concluderà domenica 5 maggio: rientro in parrocchia previsto per la serata  accompagnato dalla banda musicale e dal corteo dei fedeli, delle associazioni religiose e dall’azione cattolica, e (si spera) di un piccolo spettacolo pirotecnico…

                                                                                               Antonio Boccellino