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Afragola, Compagnia “gli amici di Karol”: buona la prima con lo spettacolo “Felice Trapasso (anche a rate)”

Un trionfo il debutto della neonata compagnia teatrale “Gli Amici di Karol” intitolata a San Giovanni Paolo II. Un esordio, da tutto esaurito, con un pubblico delle grandi occasioni, per lo spettacolo “Felice Trapasso (anche a rate)”, andato in scena nella serata di domenica 22 maggio presso il salone della Scuola Addolorata. Ad applaudire, in prima fila, e per tutta la durata di questa esilarante commedia, don Peppino Delle Cave, il parroco di San Marco Evangelista, che non ha fatto mancare il suo affetto a questo gruppo di giovani attori provenienti dall’Azione Cattolica.

Gli amici di Karol_maggio 2016Un esperimento – ci racconta Pasquale Tucci, uno degli ideatori  –  che abbiamo avviato qualche mese fa  da un gruppo di amici di San Marco, quali Angela di Paola, Emanuela Mancieri, Tiziana Ruggiano, Errico Landolfi, Giovanni Antonio Iengo, Gennaro Fico ed io, tutti accomunati da una stessa convinzione: quella di considerare la realtà parrocchiale come un polo di attrazione in un mondo di alienazione sociale e depressione. Ed una sera, attorno al tavolino di un bar… ecco l’idea! Una commedia, per ridere, scherzare e crescere insieme e per dare ai giovani un alternativa sana. Ci siamo ispirati ad un uomo che ha migliorato il mondo: Karol Wojtyla. Un uomo, prima ancora che un papa, che ha testimoniato con la sua vita quanto gli insegnamenti di Cristo possano trascendere dal concetto di religiosità ed essere d’esempio per il mondo intero, credente e non”.

Tucci ha messo in luce anche gli apprezzamenti ricevuti sin dalla costituzione della compagnia: altri giovani hanno chiesto di aderire, come Costantino del Prete, che ha interpretato Amedeo nella commedia; Anna Lanzetta, nel ruolo di Erminia; Maria Mosca, nei panni di Annarella, Guglielmo Salzano nel simpatico Oreste, e Benedetta Salierno, nel ruolo di Assuntina. “Il successo di stasera – gli ha fatto eco Enrico Landolfi è andato ben oltre le nostre aspettative. Tutto il ricavato è stato donato alla Caritas parrocchiale. Questo ci incoraggia ad andare avanti e a provare di portare i nostri spettacoli in altre realtà parrocchiali.”

                                                                                                          Antonio Boccellino