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Afragola. L’Arcivescovo Crescenzio Sepe in Visita Pastorale alla Parrocchia di San Michele Arcangelo.

E’ una gioia immensa celebrare la Santa Messa con voi”. 

Il Parroco, don Ciro Nazzaro: “Esprimo l’affetto e la gratitudine per la fiducia”…Sono grato a Dio per questa bella occasione che ci vede riuniti oggi, quinta domenica di Quaresima, dove risuona forte la domanda rivolta a Filippo: vogliamo vedere Gesù, per incontrare Lei, Padre Reverendissimo, Pastore, Guida, a servizio della nostra Diocesi, proiettato verso il benessere della persona”.

sepe SalicelleCon queste parole, Padre Ciro Nazzaro, il reverendo che dal 1990 è alla guida della Parrocchia di San Michele Arcangelo nelle Salicelle – uno dei quartieri più a rischio di Afragola e dell’hinterland napoletano – ha accolto, nella mattinata di domenica 18 marzo, l’Arcivescovo Crescenzio Sepe giunto in Visita Pastorale. Campane a festa e, nonostante una giornata molto piovosa, una chiesa gremita di fedeli – con la banda musicale di ragazzi, il coro parrocchiale, e gli operatori Caritas che, vivaddio, pullulano in parrocchia – hanno accolto l’amato porporato che mancava da qualche anno. Qui, don Ciro, autentico prete coraggio, non ha mai abbassato la guardia sin dal suo insediamento; favorendo, tra l’altro, in sinergia con la Curia napoletana, le riprese di un docu-film, “Salicelle Rap” della regista napoletana, Carmen Tè, che ne compendia la storia, le problematiche e le speranze di riscatto per gli abitanti del quartiere.

“Il 5 novembre 2006 Sua Eminenza ebbe modo di scontrarsi – così, ancora, il Parroco nel discorso di benvenuto – con una durissima realtà, caratterizzata dal disagio umano, dalla mancanza di servizi elementari, e dall’illegalità e della criminalità.. Oggi questo scenario ha iniziato a cambiare. E quello che era uno stabile fatiscente, grazie a dei fondi ministeriali e alla solidarietà di tanti benefattori, è diventato da qualche mese un centro polifunzionale con avvocati e medici, una task force per ammalati o per chi non conosce i propri diritti, che porta un nome particolare Betania. Stamattina desidero esprimerle tutto l’affetto e la gratitudine per la fiducia che ha riposto in me. Mi sono sentito spronato dopo la sua visita a pochi giorni dal suo ingresso in Diocesi, a far sì che questa Comunità di San Michele Arcangelo in Afragola potesse essere una casa accogliente dove tutti si sentano in famiglia”.

A seguire l’omelia del Cardinale: “E’ una gioia immensa celebrare la Santa Messa con voi, stamattina. All’inizio ci vedevamo più spesso. Quanti problemi, quante situazioni difficili. Quante difficoltà in questo quartiere. Ma poi, ecco la Grazia di Dio. Dio che dà coraggio, Dio che ci sprona, che fa sentire la sua presenza quanto noi offriamo la buona volontà di collaborare con lui per riscattarci, per rinnovarci per crescere”.

Sua Eminenza ha, poi, sottolineato i grandi passi in avanti nel quartiere, complimentandosi con miglioramenti avvenuti anche in parrocchia con la banda musicale afragolese; esprimendo lodi alla Schola Cantorum, e apprezzando il gruppo parrocchiale con una nutrita presenza di giovani, e così commentando: “Bravi voi, giovani, che siete quelli che ci date speranza. Questa è la parrocchia più giovane e più bella che ho visto. Ancora una volta devo congratularmi con lui, con don Ciro, perché la sua costanza, la sua volontà, ma soprattutto il suo amore a Cristo, alla Chiesa e a voi, ha potuto far si che oggi tante cose belle si sono potute realizzate per dare fiducia, coraggio, speranza, quello che chiede da noi il Signore”. Infine, l’Arcivescovo è entrato nel vivo dell’omelia, commentando il Vangelo del giorno, quello del capitolo 12 di Giovanni, nel passo in cui i Greci domandano all’apostolo Filippo “Signore, vogliamo vedere Gesù”. “Stiamo camminando per arrivare alla Pasqua – così il principe della Chiesa napoletana nel suo intervento conclusivo – e siamo come quei Greci che vogliamo vedere Gesù. Sarebbe una bella cosa se Gesù si presentasse oggi. Ma Gesù ci ha detto ‘ beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!’ perché lui è realmente tra di noi. Quando tra poco prenderemo l’Eucarestia Gesù è tra noi, nell’Eucarestia. Noi vogliamo vedere Gesù? Ogni qual volta che stiamo insieme agli altri, nella scuola, nei luoghi di lavoro, è come se fosse Gesù. Gesù abita e cammina dappertutto. Soprattutto Gesù lo possiamo guardare e vedere, nei poveri, in quelli che hanno bisogno della nostra amicizia. Quando andiamo negli ospedali, tra gli ammalati”.

Per finire i giovani della banda “Canta, suona e cammina” – che è una delle sette bande di un progetto della Curia nelle Diocesi nei quartieri più disagiati – hanno intonato, con sax, clarinetto, tromba, trombone e le percussioni, melodie e musiche napoletane, regalando momenti di gioia e commozione a tutti i presenti.

Don Ciro ha poi accompagnato Sua Eminenza a visitare il centro Betania – che è stato inaugurato lo scorso 29 settembre alla presenza dei vescovi don Gennaro Acampa e Antonio Di Donna e del Sindaco di Afragola on. Domenico Tuccillo – mostrandogli quanto sinora è stato fatto, e raccontandogli ancora i progetti e le speranze che ha per il futuro della parrocchia e del quartiere.

                                                                                           Antonio Boccellino