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Conclave: parteciperanno anche quattro Cardinali francescani

Al conclave, che si riunirà per scegliere il successore di Benedetto XVI, parteciperanno anche quattro Cardinali francescani. Vogliamo, di seguito, brevemente accennare la loro biografia:

Cardinale Claudio Hummes

Il Cardinale Claudio Hummes, nato a Montenegro l’8 agosto del 1934 (entra in conclave a quasi 79 anni) ha compiuto gli studi nel seminario francescano di Taquari. Entrato nell’Ordine dei Frati Minori ha scelto il nome di Claudio, ha fatto professione solenne nel febbraio del 1956 ed è stato ordinato presbitero il 3 agosto del 1958. Trasferitosi a Roma si è laureato in filosofia nel 1963 e si è specializzato in Ecumenismo a Ginevra nel 1968. Tornato in Brasile, nel marzo del 1975, è stato eletto Vescovo di Santo Andrè, vicino San Paolo. Dopo aver guidato quella Diocesi per 21 anni, nel maggio del 1996 è stato trasferito all’Arcidiocesi di Fortaleza. Dopo soli due anni Giovanni Paolo II lo ha eletto Arcivescovo Metropolita di San Paolo e nel concistoro del febbraio 2001 lo ha creato Cardinale affidandogli il titolo di Sant’Antonio di Padova. Partecipa al conclave per l’elezione del successore di Giovanni Paolo II. Nell’ottobre del 2006 Benedetto XVI lo nomina Prefetto della Congregazione per il Clero. Nell’ottobre del 2010, per raggiunti limiti di età, rinuncia a tutti gli incarichi. Pur venendo incluso nell’area dei Cardinali tradizionalisti il Cardinale Hummes, nel corso degli anni, ha dimostrato di avere anche aperture in diversi ambiti, quand’era Arcivescovo di San Paolo attaccò duramente i governi che non si preoccupavano della disoccupazione e dei poveri, divenendo un difensore dei diritti umani. Nel 2008 propose di istituire dei Cenacoli Eucaristici, preposti a pregare, con adorazioni eucaristiche specifiche, per le vittime dei preti pedofili e per la santificazione del clero mondiale. Come prefetto della Congregazione del Clero si è espresso affermando che i casi di pedofilia non arrivano al 4% dei sacerdoti ma che tutti i sacerdoti hanno comunque bisogno di aiuto spirituale per continuare a vivere la propria vocazione.

Il secondo Cardinale francescano è Carlos Amigo Vallejo, nato a Medina de Rioseco il 23 agosto del 1934 (entrerà in conclave a quasi 79 anni) è stato Ordinato presbitero il 17 agosto del 1960 e ha ricevuto l’ordinazione episcopale, il 28 aprile del 1974, quando fu scelto ad essere il pastore dell’arcidiocesi di Tangeri (Marocco). In quella nazione si è impegnato nel dialogo ecumenico con le altre realtà presenti, in particolare con i musulmani e gli ebrei. Nel maggio del 1982 è stato trasferito all’Arcidiocesi di Siviglia e nell’ottobre del 2003 è stato creato Cardinale da Giovanni Paolo II. Il 5 novembre del 2009 ha rinunciato per raggiunti limiti di età alla guida pastorale dell’arcidiocesi. Attualmente è un Cardinale della Curia Vaticana ed è membro del Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori Sanitari e della Pontificia Commissione per l’America latina. Ha ricevuto numerose onorificenze in diverse nazioni.

Il terzo è un sudafricano e si chiama Wilfrid Fox Napier è nato a Swartberg l’8 marzo del 1941 (parteciperà al conclave a 72 anni). Ha ricevuto l’ordinazione presbiterale il 25 luglio del 1970, e stato eletto Vescovo di Kokstad nel novembre del 1980, e dal marzo del 1992 è Arcivescovo di Durban. È Cardinale dal febbraio del 2001. Dal 2000 al 2008 è stato anche Presidente della Conferenza Episcopale del Sud Africa. Alcuni inseriscono il suo nome tra i possibili Papabili, sarebbe il primo Pontefice di colore della storia della Chiesa.

Il più “giovane” dei Cardinali francescani è l’americano Sean Patrick O’Malley, nato a Lakewood (U.s.a) il 29 giugno del 1944 (ancora deve compiere 69 anni). Entrato nel seminario minore francescano quando aveva solo 12 anni, ha emesso la professione dei voti nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Dopo aver ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 29 agosto del 1970 fu trasferito a Washington per insegnare letterature spagnola e portoghese all’Università. Nel 1984 fu scelto ad essere Vescovo coadiutore della diocesi di Saint Thomase, nelle Isole Vergini americane e nel giugno del 1992 fu trasferito alla sede di Fall River nel Massachusetts. Nel 2002 divenne Vescovo di Palm Beach in Florida e solo un anno dopo il Beato Giovanni Paolo II lo nominò Arcivescovo Metropolita di Boston. Nella grande arcidiocesi americana, che da sempre negli U.s.a. rappresenta la roccaforte del cattolicesimo, il Cardinale O’Malley si è trovato ad affrontare una grave crisi vocazionale e l’abbandono della chiesa a causa dei ripetuti casi di molestie sessuali insabbiati dal suo predecessore. Con semplicità francescana, mettendosi all’ascolto dei problemi dei fedeli e intraprendendo un cammino di purificazione ha ottenuto una lenta ma progressiva ripresa delle vocazioni e un avvicinamento dei fedeli alle celebrazioni. Avendo, l’Arcidiocesi, ricevuto una quantità considerevole di richieste di risarcimento da parte delle vittime degli abusi ha messo in vendita l’episcopio e si è ritirato in una cella monastica. Nel marzo del 2006 Benedetto XVI, confermando e volendo premiare questo impegno, lo ha creato Cardinale presbitero. Nell’aprile del 2008 in occasione della visita di Sua Santità Benedetto XVI negli U.S.A, ha accompagnato alcune delle vittime ad un incontro col Santo Padre e gli ha consegnato un lungo elenco con i nomi degli abusati cosi da permettere a Benedetto XVI di ricordarli nelle sue preghiere. Benedetto XVI lo ha anche scelto come Visitatore Apostolico in Irlanda, a seguito dello scandalo pedofilia, come suo rappresentante ha  “visitato”  l’Arcidiocesi di Dublino e le sedi suffraganee di Ferns, Ossory e Leighlin. Il Cardinale O’Malley è il francescano con maggiori possibilità, è una persona di grande umorismo, ha una spiritualità profonda, è sempre in prima fila nelle battaglie a favore della vita e nella lotta all’aborto, e sostiene manifestazioni contro i matrimoni gay.

G.R.