Festa 2015. Il Cardinale Sepe: per me da piccolo esisteva solo Sant’Antonio di Afragola

Afragola. Il Cardinale Sepe alla Festa del Santo: “Bene festeggiare Sant’Antonio. Ma la vera festa è donare agli altri la nostra gioia

Sant'Antonio di Afragola

Sant’Antonio di Afragola

Una festa immarcescibile per Afragola, definita la Padova del Sud, che anche quest’anno è stata invasa, sin dalle prime ore del mattino di sabato 13 giugno, da migliaia di pellegrini giunti dall’hinterland napoletano e non solo. Tutti per omaggiare il frate francescano, di origini portoghese, che arrivò in Italia nel lontano 1220, proprio come fanno oggi i migranti sui barconi: con una tempesta che spinse la sua nave, in viaggio dalla Spagna verso il Marocco, sulle coste della Sicilia; e da qui risalì tutta l’Italia per portarsi ad Assisi dove conobbe San Francesco.

Tante le celebrazioni eucaristiche officiate nella giornata della festa, ma degno di nota anche lo storico rituale che prende inizio tredici giorni prima della Festa (la Tredicina) e culmina nella giornata della Vigilia con la “Vestizione del Santo” e, già alle prime ore del giorno successivo, con la “Benedizione dei Fazzoletti” e la “traslazione” della Statua sul sagrato del Santuario: momenti di fede e devozione che mantengono inalterato nel tempo il loro fascino spirituale.

Ben dodici le Sante Messe celebrate nel giorno della sua Festa Liturgica, oltre a due solenni concelebrazioni officiate, rispettivamente, nella mattinata dal Vescovo di Aversa, Sua Ecc.za Mons. Angelo Spiniello e, a chiusura della giornata, alle ore 21:00, dal Arcivescovo Metropolita di Napoli, Sua Eminenza Crescenzio Sepe che, anche quest’anno, non ha fatto mancare il suo affetto ai tanti fedeli. Ha accolto l’amato porporato napoletano, oltre ad una folla di fedeli, una rappresentanza della comunità dei Frati Minori afragolesi, ad iniziare dal Parroco, fra Luigi Campoli, al Rettore fra Marcello Pronestì; presenti anche, in “delega” del clero afragolese, il Decano don Massimo Vellutino, oltre ad uno stuolo di frati e volontari.

cardinale S_Antonio afragola 2015Sant’Antonio ha ripetuto un altro prodigio”, così fra Luigi ha dato il benvenuto a Sua Eminenza, ringraziandolo per “aver mantenuto la promessa di ritornare in città nella giornata dedicata al Santo dei miracoli.  Oggi  questa città, questa Comunità, questo popolo di Dio Vi accoglie con gioia”. Gli ha fatto eco il Cardinale che non ha nascosto la sua felicità: “Ho mantenuto la promessa – ha dichiarato Sua Eminenza – venendo nel giorno di festa. Ed ho visto un momento di grande fede. E non posso nascondere anche una commozione perché ricordo quando, da piccolo, mamma mi portava qui; per me esisteva solo Sant’Antonio di AfragolaIl Pastore, poi, ha tracciato un breve ritratto sul Santo di Padova (“Antonio dal Portogallo è venuto in Italia ad annunciare Cristo”) e, prendendo spunto dalle Letture del giorno, ha indicato come “oltre ad essere un profondo teologo e dottore della Chiesa (la sua dottrina è compendiata nei “Sermones”, ndr), è stato anche un Santo che ha saputo tradurre in opere e in carità per i poveri, per gli ammalati, perché il Vangelo lo si vive quando lo si testimonia ogni giorno.” Ed, ancora: Il Signore gli ha dato il dono della Sapienza, che è quel dono che supera ogni bene materiale, ricchezza, gloria, lodi. Questo carisma l’ha utilizzato rispondendo alla Sua chiamata che lo invitava ad annunciare la Buona Novella. Il tutto riassunto in quello che abbiamo ascoltato nel Vangelo. ‘Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo in ogni creatura’.

L’Arcivescovo ha, poi, indicato come il suo esempio possa essere un riferimento per tutti noi : “E’ il Santo che ci aiuta come compagno ad andare incontro a Gesù e che  diventa l’incoraggiamento a superare tutte le difficoltà”.

Per finire, il principe della Chiesa napoletana ha espresso lodi e apprezzamenti per l’organizzazione di questo grande evento religioso: “E’ stato fatto tutto per il meglio. Le luminarie, le bancarelle, questi splendidi drappi… E questo è cosa buona e giusta. Ma la vera festa è tale se, uscendo da questa splendida Basilica, riusciamo a donare agli altri; ad amarci e a volerci vicendevolmente bene come fratelli e sorelle; ad aiutarci l’uno con l’altro come una sola famiglia. A non guardate le differenze di colore”, concludendo la sua omelia con una preghiera di intercessione a Sant’Antonio “per testimoniare l’amore di Dio verso Dio e verso noi stessi” e salutando tutti i fedeli con una solenne benedizione e con l’immancabile e sempre gradito exit  “A Maronn …V’accumpagna”.

11640557_962655253765397_937030054_oDopo la Santa Messa, tutti in processione per il rientro del Santo nella Basilica, con Sua Eminenza alla guida della peregrinatio e i tanti fedeli, a partire dal Sindaco onorevole Domenico Tuccillo, ed alcuni consiglieri comunali, tra questi Antonio Pannone.

La giornata del 13 giugno – ha dichiarato il primo cittadino – con la festa di Sant’Antonio da Padova, rappresenta un momento fondamentale non solo per la città e i suoi cittadini, ma per i tanti fedeli che si ritrovano ogni anno ad Afragola da tutte le regioni del Mezzogiorno. Ringrazio il Cardinale Crescenzio Sepe e il Vescovo Angelo Spinillo, per le emozionanti parole che hanno pronunciato in occasione della messa serale e mattutina citando l’esempio di umiltà e laboriosità di Sant’Antonio. Restiamo ora in attesa della ‘Ritirata’ di sabato sera, che concluderà la settimana di peregrinazione del Santo nelle vie della città per le celebrazioni in suo onore”

                                                    Antonio Boccellino