Afragola: incendio in Basilica ai piedi della statua del Santo

Trono del Santo (visto da dietro)

Trono del Santo (visto da dietro)

Nella mattinata di ieri (14 aprile) voci incontrollate, diffuse rapidamente in tutta la città, annunciavano un incendio avvenuto sull’altare della Basilica di Sant’Antonio in Afragola. Alcuni erroneamente parlavano infatti di un incendio dell’altare, in realtà le fiamme si sono propagate ai piedi del Trono del Santo.

Il Trono del Santo, struttura costruita nel 1922 per custodire la seicentesca statua lignea del Santo, è un’opera massiccia realizzata in marmi pregiati e consta di una nicchia con calotta metallica decorata all’interno da stucchi in oro. Alle spalle del trono, nella parte inferiore, alcuni decenni fa fu ricavata una piccola cappellina che, dal 1995, custodisce la Reliquia donata dai Frati Conventuali di Padova. Nel 2005, in occasione del 10° Anniversario dell’arrivo delle Reliquie il prezioso frammento osseo è stato riposto in un Busto Reliquiario realizzato dal Maestro Domenico Sepe.

Danni subiti al Trono del Santo in seguito all'incendio del 14 aprile 2013

Danni subiti in seguito all’incendio del 14 aprile 2013

Passiamo alla cronaca dell’incendio: Come da centenaria consuetudine, il 13 di ogni mese innumerevoli fedeli si sono recati in Basilica per venerare la tanto amata effige del Santo di Padova. Alle spalle del suo Trono, nell’immediata vicinanza della cappellina che custodisce le sue Reliquie, è in uso, per i fedeli, lasciare dei lumini (ne erano circa 40), questi alle prime luci dell’alba di ieri hanno generato un piccolo incendio che si è propagato ai vasi con fiori e alla vicina cassetta contenente le richieste di grazie. L’incendio, che fortunatamente è stato di piccole dimensioni ha provocato danni ai marmi del Trono (alcuni sono letteralmente esplosi) e ha annerito parte della struttura. Fortunatamente la Reliquia (protetta dal vetro blindato) e la Statua del Santo (innalzata di oltre 3 metri dal livello del pavimento) non hanno subito alcun danno. Molti sono i fedeli che incuriositi si stanno recando in Basilica per verificare i danni subiti, ma lo ripetiamo STATUA e RELIQUIA del nostro Santo sono salvi, le fiamme li hanno risparmiati. 

La nota di colore è che alcuni fedeli anche in questo evento hanno trovato il risvolto positivo: “Sant’Antonio forse aveva fretta di esaudire alcune grazie scritte sui bigliettini e conservati nella cassetta, non poteva aspettare il 13 giugno per vederle bruciare e ha permesso che si affrettassero i tempi”. 

Articolo G.R. – Foto R.B.