Lectura Patrum Neapolitana. Al Volto Santo il prof. Uglione legge il Ciceroriano di Erasmo da Rotterdam

prof. UglioneProseguono gli incontri di Lectura Patrum Neapolitana, l’associazione fondata da sr. Antonietta Tuccillo – attuale Madre Generale Emerita della Congregazione delle Piccole Ancelle di Cristo RE – insieme al prof. Antonio V. Nazzaro, che fa della divulgazione del pensiero dei Padri della Chiesa la sua ragion d’essere. La terza lectio del XXXVII anno accademico si è tenuta, nella serata di sabato 21 gennaio, presso l’Aula Magna del Santuario fondato da Madre Flora, ai Ponti Rossi. Coordinato dal Prof. Antonio Vincenzo Nazzaro, il simposio ha visto come relatore il prof. Renato Uglione, Presidente del Centro Europeo di Studi Umanistici, che ha letto alcuni stralci de “Il Ciceroniano di Erasmo da Rotterdam” nella versione curata da Francesco Bausi e Davide Canfora. L’opera è stata pubblicata lo scorso anno dalla casa editrice Loescher e fa parte di una collana di testi denominata “Corona Patrum Erasmiana” che ha come finalità, ha spiegato l’accademico nella sua introduzione, “sia la divulgazione della conoscenza del patrimonio letterario del ‘classicismo cristiano’ dei Padri della Chiesa, sia che remake di brani già editi dalla Casa Editrice S.E.I., in una veste tipografica ancora più raffinata ed elegante. Collane che si caratterizzano nella Series Patristica e Series Humanistica, ognuna con una sua peculiarità.”
Lectura PatrumUglione è, poi, entrato nel vivo della conferenza, evidenziando la collocazione storico-temporale del volume: “Erasmo compose il Ciceronianus nel 1528 in polemica contro l’umanesimo ‘formalistico’, basato sulla fedele imitazione di Cicerone, e nel quale egli vedeva il rischio di un sostanziale paganesimo. La filigrana di questo dialogo è rappresentata da un’idea di cultura, disposta a sacrificare la perfezione formale e il rigore filologico, per recuperare le alte idealità cristiane del primo umanesimo, in un momento storico in cui l’Europa è minacciata dalla Riforma protestante”. “Erasmo è un gran difensore della Chiesa, e il cui patrimonio letterario – ha concluso l’accademico – deve essere recuperato. Si scaglia contro gli Umanisti che si dicono cristiani, ma che in realtà sono pagani che adorano Gesù. Anziché attingere ai Padri della Chiesa attingono a Cicerone. Se la Chiesa di allora avesse dato ascolto ad Erasmo, forse la Chiesa non si sarebbe spaccata in modo così devastante”.
Ha fatto da cornice un uditorio folto e qualificato per l’occasione: in sala un centinaio di persone, uno stuolo di religiose del Cristo RE, ad iniziare dalla Madre Generale Leonia Buono, dalla Madre Emerita Maria Luisa Orgiani, alla Superiora della Casa sr. Elvira Minicozzi ed altre, tra i quali molti accademici come il prof. Gennaro Luongo.
La lectura di questa sera – ha commentato Gennaro Luongoè stata davvero brillante su un testo poco conosciuto, e che tocca un 6punto centrale della polemica tra problema religioso e cultura umanistica nel Quattrocento. Attraverso un genere letterario che è il dialogo, intriso di ironia, Erasmo difende i valori cristiani ed è il precursore dell’esigenza di un radicale rinnovamento e una riforma della Chiesa”.

Il prossimo incontro è programmato per sabato 18 febbraio con il Prof. Mario Maritano che leggerà Ilario di Poitiers “A Costanzo. Inni” a cura di L. Longobardo e P. Giustiniani (Collana di Studi Patristici, 239). Roma, Città Nuova, 2015.

                                                                                                         Antonio Boccellino