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Napoli. Lectura Patrum Neapolitana con il prof. Tavolaro

Al Volto Santo il prof. Tavolaro legge il De anima di Cassiodoro.

di Antonio Boccellino

Proseguono al Tempio del Volto Santo gli incontri di Lectura Patrum Neapolitana, l’associazione fondata da sr. Antonietta Tuccillo – attuale Madre Generale Emerita della Congregazione delle Piccole Ancelle di Cristo RE – insieme al prof. Antonio V. Nazzaro, che fa della divulgazione del pensiero dei Padri della Chiesa la sua ragion d’essere. L’ultima lectio, che rientra nel XXXV ciclo di lezioni, si è tenuta nella serata di giovedì 19 febbraio, presso l’Aula Magna del Santuario fondato da Madre Flora, ai Ponti Rossi.

Relatore del simposio il prof. Gianpiero Tavolaro, docente di Teologia dogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, che ha letto alcuni stralci del De anima di Flavio M. Aurelio Cassiodoro: un pensatore, cultore delle  arti e della musica, nonché senatore vissuto nel V secolo che, dopo aver visto svanire il sogno di unire Romanità, Cristianesimo e mondo barbarico, si  ritirò a Squillace in Calabria, fondando un famoso monastero ed è annoverato tra i Padri della Chiesa.

Il Prof. Tavolaro alla Lectura Patrum

Il Prof. Tavolaro alla Lectura Patrum

Tratto dalla traduzione di Antonio Tombolini, pubblicata dalla Jaca Book nel 2013,  il testo presentato, come ha avuto modo di spiegare lo stesso Tavolaro, che è anch’egli monaco, “mira a mostrare l’infondatezza di giudizi storiografici troppo severi, che hanno visto nel trattato uno ‘scritterello di carattere elementare e scolastico’”. “Ad un’attenta lettura del volume – ha argomentato l’accademico – emerge una originale concezione psicologica che ha tutti i caratteri di una rivisitazione della dottrina agostiniana dell’illuminazione: la psicologia di Cassiodoro, infatti, senza escludere i limiti ai quali è sottoposta la conoscenza umana a seguito del peccato originale, accentua l’intrinseca luminosità dell’anima, fondandosi su di una rigorosa teologia della creazione riletta in chiave cristologica: a rendere l’anima in se luminosa è il Verbo, lume che illumina ogni uomo (Gv 1,9)”. “La grande ricchezza del De anima – ha concluso il religioso – sta proprio nel fatto che in esso convergono materiali diversi (Cicerone, Tertulliano, Agostino ed altri) e rappresenta un tentativo di una sintesi tra cultura pagana e cristiana. Cassiodoro  è ancora oggi di grande attualità: la sua riflessione ricorda ai cristiani la “positiva bellezza” della natura umana e li invita a non smarrire quella “pienezza di umanità” che, rivelata in Cristo, solo alla schola Christi è possibile realizzare ieri, oggi e sempre”.

Ha fatto da cornice un uditorio folto e qualificato per l’occasione: in sala un centinaio di persone, tra i quali molti accademici come  il prof. Giustiniani, il prof. Luongo ed uno stuolo di religiose del Cristo RE, a partire della Madre Generale Maria Luisa Orgiani, dalla segretaria suor Leonia Buono, alla Superiora della Casa sr. Elvira Minicozzi ed altre. “La lectura di questa sera – ha commentato suor Maria Baciu studentessa presso la Facoltà Teologica  è stata un esperienza davvero arricchente e illuminante per la comprensione di Cassiodoro e la trattazione dell’anima. Meritevole di lode anche la profondità della lettura e il suo valore spirituale e complimenti al giovane relatore per questa lectio”.

Per finire, i saluti e  ringraziamenti  del prof. Nazzaro, che ha coordinato il simposio, e si è complimentato con il prof. Tavolaro ammirandone “sia l’alto valore teologico della sua trattazione che la scelta ‘a rovescio’ del passaggio da presbitero secolare a monaco benedettino”.